La polizia ha individuato i responsabili del rogo che due sere fa ha completamente distrutto l'istituto elementare del piccolo centro del Messinese. Agli agenti, gli adolescenti - di età compresa tra 14 e 17 anni - hanno raccontato che volevano festeggiare la partenza di uno di loro. Fino alla scelta di accendere un falò
Mili San Pietro, tre ragazzi incendiano scuola Entrati di sera per improvvisare cena fra amici
Una bravata dietro il rogo che martedì sera ha completamente distrutto la scuola elementare di Mili San Pietro. La polizia ha chiuso il cerchio sui responsabili. Si tratta di tre ragazzi di 14, 16 e 17 anni che sono stati denunciati per incendio doloso pluriaggravato. Volevano organizzare una cena tra amici. «Una mangiata», così l’hanno definita i tre davanti al pubblico ministero del tribunale per i minorenni Andrea Pagano, che ieri li ha ascoltati.
La cenetta doveva essere l’occasione per salutare uno di loro, che sarebbe partito a breve. Un piccolo centro, quello di Mili San Pietro, con la piazza principale come luogo per trascorrere le serate. Ma martedì pomeriggio, tuttavia, i tre adolescenti volevano cambiare programma e hanno deciso che il posto migliore per riunirsi sarebbe stato la scuola. Nessuno li avrebbe sentiti. I tre minorenni hanno organizzato tutto nel minimo dettaglio.
I più grandi hanno aiutato il piccolo, con una corporatura più esile, a passare attraverso il lucernaio della porta della scuola. Una volta dentro il quattordicenne ha aperto la porta agli altri due. Con l’intero plesso a disposizione sono cominciati i preparativi per la serata. A cominciare dalla scelta dell’aula in cui organizzare la cena. Hanno spostato banchi e cattedre per formare un’unica tavolata. Dopo hanno pensato a cosa mangiare. Un breve sopralluogo e la scelta è ricaduta sulle merendine custodite negli armadi della scuola.
A fame saziata, la decisione di accendere un falò, ammucchiando volantini e buste recuperate nell’istituto. Le fiamme, però, erano troppo basse e così i tre hanno aggiunto alcune bottiglie di plastica e uno scatolone. E non sono mancate alcune foto ricordo. A quel punto la situazione è sfuggita di mano, con il fuoco che ha prima lambito e poi travolto un mobile. Ai poliziotti, i tre hanno raccontato di aver provato a spegnere il fuoco con secchi d’acqua, ma il rogo oramai era ormai ingovernabile.