La nave Diciotti della Capitaneria stamani ha portato nella città dello stretto 683 persone salvate nel Canale di Sicilia, insieme ad altri due cadaveri. Sarebbero morte soffocate nella stiva. Intanto le 52 salme arrivate giovedì sera saranno tumulate a Palermo e provincia
Migranti, a Messina altre due donne senza vita Orlando: «Palermo ha dato prova di umanità»
Dopo Palermo è Messina a ricevere l’ultimo carico di corpi senza vita recuperati nel Mediterraneo. Si tratta di due donne, secondo le prime ipotesi morte soffocate nella stiva del barcone dove viaggiavano. Sarà l’autopsia, che verrà fatta nelle prossime ore, a chiarire i motivi del decesso. A portarle nella città dello Stretto stamani è stata la nave Diciotti della Capitaneria che le ha recuperate nel canale di Sicilia, mettendo in salvo anche 683 migranti che si trovavano su due precarie imbarcazioni.
A Messina è scattata la macchina dell’accoglienza con uomini delle forze dell’ordine, dell’Asp e delle associazioni di volontariato. Circa 200 migranti dovrebbero essere trasferiti nei centri di prima accoglienza della città, altri in diverse strutture nel resto d’Italia. Tra le persone sbarcate ci sono anche cinque donne incinte e diversi minori non accompagnati.
Nel frattempo le 52 salme arrivate giovedì sera a Palermo verranno in parte tumulate nei cimiteri cittadino, altre in quelli di alcuni paesi della provincia. Il sindaco Leoluca Orlando ha ringraziato la prefettura e gli altri primi cittadini per la disponibilità mostrata. «La grande parte della città di Palermo – ha detto – la parte migliore di questa città, ha dato prova di umanità, professionalità e rifiuto di qualsiasi polemica e strumentalizzazione».