Metropolitana, trent’anni tra lavori e inchieste «Entro 2017 chiusura cantieri e nuovi appalti»

La storia della metropolitana di Catania è uguale a quella di molte infrastrutture del Meridione. Inizia in fase progettuale negli anni Novanta, rimane bloccata per motivi burocratici e intoppi nella costruzione, per poi riprendere nei primi Duemila e arrivare all’inaugurazione di oggi delle due nuove stazioni Giovanni XXIII e Stesicoro. Le prossime estensioni saranno verso i quartieri a nord: San Nullo, Cibali e Nesima, compresa una nuova fermata all’ospedale Garibaldi. Nella zona sud, dall’altro lato, la prima estensione arriverà a piazza Palestro

Nel 1986 iniziano ufficialmente i primi lavori per la costruzione della tratta che prevedevano, sostanzialmente, un interramento delle storiche linee della ferrovia che da piazza Borgo arrivavano fino al porto. Completate e messe in funzione per la prima volta nel 1999, dopo quasi tredici anni, la gestione è rimasta alla Ferrovia Circumetnea. Il primo passo del progetto per il percorso StesicoroGiovanni XXIII è invece datato 2000, ma subisce diversi rallentamenti a causa di alcuni imprevisti che hanno bloccato gli scavi per anni. Tra questi il cosiddetto nodo Fastweb, al di sotto del viale Africa: degli elettrodotti erano posizionati in punti dove, almeno in teoria, non avrebbero dovuto essere.

«Ci sono stati pesanti rallentamenti nella realizzazione dell’opera – spiega a MeridioNews Alessandro Di Graziano, direttore generale della Ferrovia Circumetnea -. Ma in poco tempo abbiamo ritrovato i soldi per fare l’appalto, il progetto e metterlo in gara, ovvero nel 2013.  Un anno dopo sono iniziati degli scavi, e nel 2015 siamo riusciti a concludere tutto». Tra i nodi principali c’è il capitolo giudiziario. Sono dieci le persone che nell’estate 2014 finiscono sotto processo davanti i giudici del tribunale di Catania. Si tratta di funzionari Fce e imprenditori – tra questi Santo Campione, poi defunto – accusati a vario titolo di truffa e frode nelle forniture pubbliche. Secondo i magistrati etnei sarebbe stato usato cemento depotenziato in un doppio passaggio sotterraneo. Il processo è ancora in corso ma la procura ha chiesto anche il sequestro dei cantieri per il rischio crollo in caso di terremoto. Istanza che però non è stata accolta dalla corte. Intanto il 22 aprile 2015 gli operai della ditta costruttrice consegnano l’opera alla città, davanti a un «commosso» Enzo Bianco. «Scusate se mi sono lasciato prendere dall’emozione – spiegava il primo cittadino poco dopo l’apertura del collegamento – è un giorno obiettivamente importante». 

La tratta attualmente più in sofferenza, in termini di tempistica, è quella NesimaBorgo, che comprende quattro fermate: Nesima, San Nullo, Cibali e Milo. A spiegarlo, durante un sopralluogo della commissione Lavori pubblici datato gennaio 2016, è lo stesso ingegnere Di Graziano che specifica: «Le stazioni Milo e San Nullo sono praticamente complete, infatti mancano per ciascuna circa ottantamila euro di lavori da eseguire. La stazione Cibali – continua il dirigente – è rimasta indietro per un problema di scavi, che però sono ripresi in maniera regolare, mentre quella di Nesima – conclude – ha subito dei ritardi per la presenza di un grande sottoservizio della Sidra che ha comportato la realizzazione di una paratia per evitare interruzioni nella fornitura di acqua».

La realizzazione dei cantieri, in quella zona, ha causato negli anni non pochi problemi di viabilità, denunciati regolarmente dai comitati di cittadini. «A giungo del 2008, appena hanno iniziato a trivellare lungo la circonvallazione – racconta il consigliere Sebastiano Anastasi -, con le microcariche si aprì una voragine nella zona san di San Nullo, con conseguente inchiesta della magistratura».

Il responsabile di Circumetnea, in quel contesto, ha fatto inoltre presente che è stato già appaltato il tratto della metropolitana NesimaMonte Po che sarà completato entro il 21 agosto 2017. Di questo tratto fanno parte le stazioni Fontana, di fronte all’ospedale Garibaldi nuovo, e Monte Po. Per il futuro si prevede inoltre la realizzazione della galleria del tratto StesicoroVittorio Emanuele, «la cui fine lavori è prevista anch’essa per il 2017» spiega l’ingegnere. Che conclude: «Ma poi dovrà essere attrezzata la galleria e realizzata la Stazione nei pressi dell’ospedale Vittorio Emanuele». Per la tratta Palestro-Aeroporto, infine, Di Graziano promette: «Appalteremo l’interno percorso entro il 2017».

Mattia S. Gangi

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