I lavori di realizzazione della metropolitana di Catania sono fermi dal dicembre scorso. Da quando la Sigenco, l'impresa capofila del consorzio Uniter che si è aggiudicato l'appalto, ha presentato istanza di concordato preventivo. Ieri l'azienda, Fce e sindacati si sono incontrati. Le attività nelle tratte Stesicoro-Giovanni XXIII e Borgo-Nesima ripartiranno a metà aprile. Mentre prima dell'estate è previsto l'appalto per la Nesima-Misterbianco e Stesicoro-Aeroporto. Nel frattempo 190 lavoratori in cassa integrazione assistono con preoccupazione agli sviluppi della vicenda. Guarda le foto
Metropolitana, i cantieri ripartono ad aprile Stesicoro-Aeroporto in appalto entro giugno
I cantieri della metropolitana a Catania potrebbero ripartire entro metà aprile. La promessa è arrivata al termine dell’incontro di ieri in Prefettura tra i vertici della Ferrovia Circumetnea, della Sigenco, l’azienda in prima fila nella realizzazione dell’infrastruttura, e i sindacati Cgil e Cisl. Sono due le tratte in costruzione: la Stesicoro-Giovanni XXIII e la Borgo-Nesima. I lavori di armamento murario sono quasi finiti, sono state cioè scavate le gallerie e realizzate le opere in muratura. Restano da realizzare i binari, le strutture delle stazioni, le scale mobili e tutta la parte elettronica. In sostanza, sostengono i sindacati, manca ancora il 40 per cento dei lavori da ultimare. Tradotto in termini economici sarà una spesa notevole che la Sigenco, impresa capofila del consorzio Uniter che si è aggiudicato l’appalto, dovrà affrontare.
Mappa della Metropolitana di Catania di qualche anno faLa difficile situazione della Sigenco è all’origine dello stallo dei cantieri, chiusi dallo scorso dicembre. Da quando, cioè, l’impresa ha presentato istanza di concordato preventivo (il cui piano va consegnato entro il 31 marzo) per trovare un accordo con i suoi creditori. «Lo stop è stato un atto unilaterale – spiega Claudio Longo, della Fillea-Cgil – La Fce ha intimato al consorzio Uniter di riprendere i lavori entro marzo». Il fatto che la Sigenco faccia parte di un consorzio in cui figurano altre imprese importanti del settore, come la Tecnis e la Pavesi, rappresenta per i sindacati una garanzia per scongiurare il rischio di un’ennesima incompiuta. «Si tratta di aziende di indubbia affidabilità», rassicura Longo. Alla precaria situazione economica, si è aggiunta nei mesi scorsi l’inchiesta della Procura di Catania proprio sui lavori alla metropolitana. Si ipotizza l’uso di cemento depotenziato e sono indagate quindici persone, tra funzionari del Comune e vertici della Sigenco, tra cui l’amministratore delegato Santi Campione, ieri presente all’incontro. Le ipotesi di reato, a vario titolo, sono truffa aggravata, frode nelle pubbliche forniture e corruzione.
Al tavolo di ieri si è parlato anche delle tratte della metropolitana rimaste finora sulla carta. Il direttore generale della Fce, Filippo Orlando, ha annunciato che entro giugno verranno messe in appalto le tratte Nesima-Misterbianco e Stesicoro-Aeroporto. Per la prima esiste già un finanziamento di 160 milioni di euro, proveniente da fondi europei. «Ma per realizzare l’opera – precisa Longo – serviranno anche investimenti regionali e del governo nazionale, quindi attendiamo notizie più certe».
I lavori alla metropolitana coinvolgono 190 operai che guardano con preoccupazione lo sviluppo delle trattative. La prima cassa integrazione ordinaria è scaduta il 10 marzo, ma non è stata ancora percepita. «La Prefettura – comunicano in una nota Cgil e Cisl – interverrà a sollecitare lInps per mettere in pagamento diretto le spettanze. Intanto, è stato sottoscritto laccordo per rinnovare lammortizzatore sociale per altre 13 settimane, che consentirà di avere un sostegno al reddito fino al mese di giugno».
[Foto interna di Skyscrapercity]