Enrico ha elaborato un modo per aiutare le aziende a trovare la figura professionale specifica di cui hanno bisogno. Giorgio pensa di poter trasformare la Sicilia nell'Arabia Saudita del Mediterraneo producendo energia dagli scarti del vino. Francesca ha studiato il modo per evitare di finire multati
Metano dal vino, app anti-multe e lavoro per migranti Le idee migliori della Start-up weekend di Marsala
Dall’app per aiutare i migranti a trovare lavoro, fino al progetto per ottenere metano dagli scarti del vino, per chiudere con l’applicazione che aiuta a trovare parcheggio senza rischiare una multa. Tre idee che rappresentano il meglio di quanto esposto nelle settimane scorse alla Startup Weekend di Marsala, la prima in provincia di Trapani.
La start-up che ha vinto si chiama Forein, un’applicazione che aiuta i migranti a trovare lavoro. «L’applicazione – spiega Enrico Pellegrino, 30 anni, responsabile della comunicazione e del marketing – nasce per favorire l’integrazione, ma anche per dare la possibilità alle aziende che li assumono di trarne dei vantaggi». Forein, attraverso il proprio motore di ricerca, aiuterà le aziende a trovare la figura professionale specifica di cui hanno bisogno. «Le aziende che utilizzeranno la nostra app saranno ricompensate attraverso delle certificazioni a forte impatto sociale – continua -. I migranti assunti potranno comunicare la loro esperienza nelle aziende attraverso un sistema di feedback, naturalmente le aziende potranno fare altrettanto, così da migliorare i profili dei migranti». Il team di Forein ha vinto un periodo di incubazione della durata di sei mesi nel Consorzio Arca che si occupa appunto di start-up. «Nel nostro team abbiamo tutte le figure professionali che servono per rendere possibile il progetto», conclude Pellegrino. Servirebbero 50mila euro per sviluppare la piattaforma.
Giorgio Adamo invece, a 18 anni, ha in progetto di ottenere metano sintetico dagli scarti del vino. Operazione possibile combinando l’idrogeno, ottenuto attraverso il processo di idrolisi, con l’anidride carbonica prodotta come sostanza di scarto dalla fermentazione del vino. Si chiama Wine ToPower ed è arrivata seconda allo start-up weekend di Marsala. «Il nostro progetto può sembrare maestoso e poco fattibile – spiega il 18enne – ma abbiamo dimostrato che si può realizzare, perché in Sicilia tutto manca fuorché il vino. Il metano sintetico permetterà all’Italia di essere definitivamente indipendente, non compreremo più energia da altri paesi. Da una sostanza di scarto si otterrà una nuova energia rinnovabile, la Sicilia potrebbe diventare l’Arabia Saudita verde di tutto il Mediterraneo». Un progetto, però, che per vedere la luce avrebbe bisogno di importanti investimenti: cinque milioni di euro per l’impianto di metanazione, altri tre milioni per quello di captazione.
Ancora più giovane di Giorgio è Francesca, 16 anni, che ha presentato un’altra start-up che ha riscosso successo: Ciao Multe, un’applicazione che aiuta a non prendere multe indesiderate. «Tutti abbiamo avuto almeno una volta nella vita una multa, che avremmo voluto non pagare, da questo desiderio nasce la nostra app – spiega Francesca Gerardi, studentessa -. Ciao Multe ti aiuta attraverso delle notifiche push, che ti arriveranno quando stai per posteggiare in una zona a rischio multa, raccoglie i dati del Comune per individuare le zone in cui non parcheggiare, gli utenti possono segnalare le zone in cui hanno preso una multa e condividerlo in tempo reale con la community ed infine segnala la scadenza del tuo ticket di parcheggio». Per la realizzazione dell’app è stata stimata una spesa di 50mila euro.