Iniziata a Camaro Sottomontagna la perimetrazione della zona destinata a essere risanata. Per il presidente dell'Agenzia, è una buona notizia il fatto che «nessuno le abbia rioccupate. Nel 2019 non accade più quello che accadeva nel 2000». Guarda le foto
Messina, videosorveglianza sulle baracche sgomberate «Dopo la demolizione, qui vogliamo realizzare un parco»
Sono cominciate oggi a Messina le operazioni di perimetrazione della zona di risanamento che fino a cinque mesi fa a Camaro Sottomontagna ospitava le baracche. A entrare nel vivo è adesso la fase di riqualificazione dell’area che nelle intenzioni dell’amministrazione del sindaco Cateno De Luca non vedrà altro cemento, ma un parco verde con giochi per bambini.
Sul posto questa mattina c’erano il vicesindaco e assessore ai lavori pubblici Salvatore Mondello, il presidente di Arisme (l’agenzia per il risanamento) Marcello Scurria, il responsabile tecnico dell’Agenzia Grazia Marullo, gli uomini della Messina servizi coordinati dal presidente Giuseppe Lombardo e quelli del dipartimento di Protezione civile del Comune. «Si è già passati alla fase operativa – ha sottolineato Mondello – attraverso la pulizia da parte della società Messina Servizi di suppellettili e materiali ingombranti lasciati in libertà nel perimetro delle baracche. È stata predisposta la videosorveglianza per scongiurare eventuali depositi di rifiuti in queste aree».
Scurria ha fatto notare come in questi cinque mesi, da quando sono stati consegnati 46 alloggi agli ex abitanti, nessuno abbia occupato le baracche, «segno che qualcosa sta cambiando – ha sottolineato -. In altri tempi sarebbero state occupate nottetempo. Nel 2019 non accade più quello che accadeva nel 2000. Grazie a Messina servizi sui cassoni oggi sono stati caricati porte e suppellettili ormai in disuso. Ma dispiace vedere che qualcuno ha pensato bene di trasformare questi luoghi in discariche abusive. Non succederà più. Scatteranno multe e segnalazioni all’autorità giudiziaria».
Il vicesindaco ha dettato i tempi dello sbaraccamento spiegando come oggi «si sia definita, attraverso i tecnici incaricati, una prima valutazione dei quantitativi di amianto che dovranno essere smaltiti nel più breve tempo possibile. Quest’ultima attività ovviamente sarà effettuata soltanto dopo la predisposizione di tutti i documenti necessari per la parte amministrativa per la rimozione dell’amianto stesso. In un mese dovremo essere operativi e avviare la vera e propria demolizione. Voglio essere ottimista».
Oggi è stata anche effettuata una ricognizione generale per verificare i progetti futuri e si è condiviso con il presidente Scurria che «le aree sbaraccate saranno soggette ad opere di urbanizzazione. In particolare – ha concluso il vicesindaco Mondello – si ipotizza di creare degli spazi a verde attrezzato e di piazzette tematiche».
Infine, al nuovo bando per l’offerta di abitazioni disponibili fanno sapere da Arisme che rispondono quasi tre venditori al giorno. Inoltre, avendo abbassato il prezzo di acquisto al metro quadro tra i 700 e i mille euro si dovrebbe riuscire a comprare più appartamenti e sistemare così altre famiglie.