Sono state le maestranze della cava dei Nebrodi di San Marco d'Alunzio a fare la macabra scoperta e chiamare i carabinieri. Secondo un primo esame la morte potrebbe essere avvenuta per cause naturali. Su quello che resta del corpo ci sono segni di morsi, i militari non escludono che siano degli animali che accudiva
Messina, trovati i resti di una senzatetto Morta da giorni, circondata dai suoi cani
La sua famiglia erano i cani con i quali divideva una piccola casa in località Campì a San Marco d’Alunzio, in provincia di Messina. È stata ritrovata cadavere, attorniata dagli animali. Si tratta di una senzatetto che occupava la casa del custode della cava dei Nebrodi. Era conosciuta come Cristina, ma il suo vero nome era Stela Brkanovic, aveva 74 anni ed era originaria di un Paese della ex Jugoslavia. Il corpo è stato trovato dai carabinieri della compagnia di Sant’Agata di Militello. Sulla base di un primo esame, sarebbe morta da più di una settimana.
A segnalare la presenza del cadavere sono state maestranze della cava che hanno chiamato direttamente i militari della locale stazione. Non avendola più vista in giro, sono andati a vedere se stesse bene o se avesse bisogno di aiuto. Ma i cani che lei accudiva hanno impedito a chiunque di entrare nella casa. Sono dovuti intervenire alcuni medici del servizio veterinario dell’Asl di Sant’Agata Militello per bloccare gli animali. Solo così i carabinieri sono riusciti ad entrare, trovandosi davanti una scena macabra. Della 74enne era rimasto solo il teschio e qualche osso.
Evidenti i morsi di animali. I carabinieri non escludono che a martoriare il corpo possano essere stati i cani che la signora accudiva. Ma l’ipotesi al momento più probabile è che la donna sia morta per cause naturali o a seguito di un improvviso malore la scorsa settimana e che gli odori avrebbero attirato roditori e animali selvatici. Per capire con maggiore esattezza e chiarire i contorni della vicenda che ha portato alla morte della donna sarà fondamentale l’autopsia che verrà eseguita domani.