L'animale aveva una lenza che le stringeva una delle pinne. A notarla è stata un 20enne, che l'ha portata a riva per poi contattare la guardia costiera. Adesso a occuparsi delle cure sarà il centro di recupero di Brancaleone
Messina, sub salva caretta caretta a Capo Peloro «Quando mi ha visto ha iniziato a nuotare in tondo»
Michael Pantano ha 20 anni e fa immersioni da sette. Ma oggi per la prima volta si è imbattuto in una tartaruga caretta caretta. È successo questa mattina a cinque metri di profondità a Messina nel mare di Capo Peloro come racconta lui stesso a Meridionews. «Mentre facevo pesca subacquea ho notato la tartaruga ferma su fondo, a quel punto mi sono avvicinato a lei».
Il giovane sub ha subito notato la pinna anteriore sinistra molto gonfia. «Era più piccola rispetto alle altre tre – prosegue -. Mi sono accorto che aveva una lenza che gli stringeva in modo circolare la parte sommitale. Appena la tartaruga si è accorta di me si è alzata dal fondo e ha iniziato a nuotare lentamente in tondo facendo giri larghi e con la testa storta».
Guardandola attentamente, Michele ha notato che dalla bocca dell’animale fuoriusciva una lenza, la stessa che gli legava la pinna, un pezzo unico di filo di nylon. «Vedendola in quello stato ho pensato che fosse meglio chiamare qualcuno di qualificato per aiutarla. A quel punto l’ho presa e l’ho portata a riva dove ho chiesto a due passanti di chiamare la guardia costiera». Poco dopo è arrivato il personale militare che ha prelevato la tartaruga e ha contattato il centro recupero tartarughe marine di Brancaleone, dove è stata trasferita per essere curata prima di tornare libera in acqua.