Continua il lavoro degli inquirenti, che stamani hanno arrestato due uomini accusati di aver reso dichiarazioni di comodo per favorire il principale indiziato. Si tratta di un uomo che, insieme al figlio, avrebbe avuto un alterco con la vittima e che al momento è ricercato
Messina, le indagini su omicidio De Francesco Due arresti, si stringe cerchio attorno a 46enne
Continuano le indagini sull’omicidio di Giuseppe De Francesco, il ventenne freddato con due colpi di calibro 38 sabato 9 aprile nel quartiere di Camaro a Messina. Il lavoro degli inquirenti in queste ore si sta stringendo attorno a un 46enne, su cui pende un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa ieri mattina, con la pesante accusa di omicidio aggravato dal metodo e dalle finalità mafiose. L’uomo, che è indagato insieme al figlio, al momento è ricercato.
A rafforzare la tesi secondo cui a uccidere De Francesco sarebbe stato il 46enne potrebbero essere gli interrogatori a cui saranno sottoposti due uomini – di 23 e 39 anni – che oggi sono stati arrestati su richiesta del sostituto procuratore della Dda, Fabrizio Monaco, e dai colleghi Liliana Toraro e Maria Pellegrino. Il provvedimento è stato disposto dalla gip Maria Teresa Arena. I due arrestati in questi giorni avrebbero reso delle dichiarazioni di comodo per favorire l’autore dell’omicidio.
Secondo la ricostruzione degli investigatori, De Francesco sabato 9 sarebbe stato ucciso dopo aver incontrato il 46enne e il figlio in un locale di Camaro. L’uomo avrebbe fatto fuoco, al termine di quello che probabilmente era nato come un chiarimento, colpendo la vittima a una coscia e sopra l’anca. Quest’ultimo proiettile è stato fatale per il ventenne perché gli ha trapassato il polmone. Vana è stata la corsa al pronto soccorso del Piemonte. Poco dopo il suo arrivo all’ospedale di viale Europa De Francesco è morto.