Possibile che il tweet della ministra della Difesa avesse già prodotto un risultato così evidente? Il dubbio potrebbe essere venuto ad alcuni cittadini di passaggio oggi in via La Farina. Che il governo avesse deciso l'impiego dei cingolati per far tornare l'acqua, magari approfittando dell'assenza del sindaco pacifista?
Messina, avvistati due carri armati in strada Tra emergenza acqua e festa del 4 novembre
«Ho dato disposizioni alle Forze Armate per intervenire a Messina e contribuire alla soluzione dell’emergenza idrica». L’ufficialità è arrivata con un tweet poche ore fa dalla ministra della difesa Roberta Pinotti. Ma quando alcuni cittadini hanno messo il naso fuori, sulla trafficata via La Farina, non riuscivano a credere che l’attivismo del membro del governo Renzi – quella che cinguetta di più sul social – avesse già prodotto un risultato così evidente: due carri armati sfilavano nel cuore della città, scortati da macchine della polizia con sirene.
Che il governo avesse deciso persino l’impiego dei cingolati per far tornare l’acqua a Messina, a secco da quasi una settimana? A qualcuno il dubbio è venuto. Magari, approfittando dell’assenza del sindaco Renato Accorinti, noto pacifista, volato a Torino per l’assemblea dell’Anci. In realtà sembra che l’invasione della Sicilia al momento non si farà. L’esercito italiano ha annunciato che interverrà con cinque autobotti da ottomila litri ciascuna. Forse in ritardo, visto che il Comune, nelle ultime ore, ha spiegato di aver chiesto l’intervento delle forze armate giù lunedì scorso. Ma solo due giorni fa l’emergenza Messina ha superato i confini isolani, diventando caso nazionale, spinta dal vento favorevole dei social e dall’sos lanciato dai suoi sostenitori e figli illustri, come Fiorello e Maria Grazia Cucinotta.
E i carri armati? Pare che i Messinesi potranno tornare ad ammirarli nella piazza del Municipio il 4 novembre, giorno della festa nazionale delle Forze armate, quando è prevista la tradizionale parata. Appuntamento che nella città dello Stretto da qualche anno – cioè da quando Accorinti è sindaco – acquisisce un interesse particolare. Due anni fa il suo discorso antimilitarista, con tanto di bandiera della pace, indispettì i vertici dei carabinieri presenti che abbandonarono la commemorazione. «Si svuotino gli arsenali, strumenti di morte e si colmino i granai, fonte di vita – aveva detto nel 2013 – Questa amministrazione dice sì al disarmo. Questa amministrazione, fedele alla Costituzione Italiana, dichiara il proprio no a tutte le guerre». Quest’anno dovrà vedersela anche con i carri armati.