Non è il primo gesto del genere. Già a marzo qualcuno aveva disegnato una svastica e un pene nella sede di Rifondazione comunista. «Qui non si fa solo politica, ma anche attività sociali che evidentemente danno fastidio», commenta il segretario
Messina, vandali contro circolo Peppino Impastato Con lo spray lasciata la scritta fascismo militante
Ancora un atto vandalico ai danni del circolo Peppino Impastato di Messina. Lo scorso marzo era già stato preso di mira e qualcuno aveva scritto con la bomboletta spray una svastica e un pene.
La scorsa notte i vandali, sempre con una bomboletta, ha coperto il prefisso anti lasciando la scritta fascista militante e ha cancellato i simboli di falce e martello, lasciano invece ancora una volta un pene impresso sopra il simbolo del Prc. «Non si tratta più di un bravata, come era stato detto in occasione dell’ultimo episodio – commenta Antonio Currò, segretario del circolo -. Come ladri nella notte, i fascisti prendono ancora di mira uno dei nostri spazi, dove, oltre alle attività politiche, si svolgono pratiche di mutualismo e cultura, come lo sportello di Unione Inquilini, il circolo di scacchi e la biblioteca di cultura russa, cercando di mettere insieme, socialità, cultura, sport e attività politica».
«L’atto infame è con ogni evidenza portato a termine da balordi che col territorio hanno poco o nulla a che fare e a cui evidentemente dà noia un presidio di tenuta democratica in città – proseguono Nicolò Martinelli, responsabile nazionale antifascismo Giovani Comunisti, e Giada Galletta, del coordinamento nazionale giovani comunisti -. Se qualcuno pensa di fermarci o intimidirci, ha sbagliato i suoi calcoli. Andremo avanti ancora con maggiore forza e convinzione per costruire a Messina e in tutto il paese l’alternativa di cui oggi c’è bisogno».