Mercato pulci, operatori dicono no a trasferimento «Vecchia dogana non adeguata, ridateci la piazza»

Spostamento temporaneo? «No, grazie». Non vogliono sentire ragioni gli operatori del mercatino delle pulci sull’eventualità di un trasferimento momentaneo all’interno della Vecchia dogana. Salta così la prima domenica con la tradizionale esposizione nell’immobile di via Dusmet. L’area viene bollata senza mezze misura come «inadeguata, insufficiente, con spazi angusti e con svariati problemi di sicurezza». Tra le criticità sollevate c’è anche il rischio di inondazione e infiltrazioni estese in caso di piogge, come dimostrerebbero alcune fotografie. In uno scatto viene mostrato il posto numero 85 coperto da una pozza d’acqua. 

Non è servito il confronto con l’assessora alle Attività produttive Angela Mazzola. L’esponente della giunta, guidata da Enzo Bianco, nelle scorse settimane aveva spiegato che la zona dove spostare il tradizionale mercato sarebbe stata un’area ottimale. Ipotesi non condivisa dai venditori a causa di innumerevoli criticità che vengono elencate in un comunicato stampa: «Non è possibile entrare all’interno della struttura con la propria auto, ciò comporta seri problemi logistici per le operazioni di scarico e carico che si prolungherebbero oltremodo pregiudicando il normale svolgimento delle attività». 

«È onestamente incomprensibile come il nostro sindaco abbia potuto emanare un’ordinanza sindacale di spostamento del mercatino alla Vecchia dogana con queste premesse – scrivono nel comunicato – e comunque senza le opportune verifiche». Il documento in questione è quello datato 8 marzo 2016 con il quale viene dato mandato a Mario Paouluzi, amministratore unico di Vecchia dogana spa di «ospitare a titolo gratuito gli operatori tutte le domeniche a partire da giorno 13».

L’idea che i commercianti cercheranno di portare avanti nei prossimi giorni sarà invece quella di organizzare il mercatino in una delle piazze del centro cittadino, «così come avviene in quasi tutte le città e i piccoli centri del mondo». Impresa che gli operatori ritengono tuttavia indubbiamente difficile, «dopo la profonda ferita inferta alla città con l’istituzione della fiera di piazza Dante del 2013/14, senza peraltro alcuna assunzione di responsabilità da parte di chi quell’evento ha voluto e organizzato».

Sulla vicenda attraverso una nota è intervenuto anche il movimento Catania bene comune: «Il trasferimento alla Vecchia dogana viene deciso, nonostante le denunce sulla gestione di quella struttura e il coinvolgimento di alcuni imprenditori e società, con cui tra l’altro il Comune ha concordato lo spostamento, per avviare una inopportuna collaborazione».

Redazione

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