Nel mirino di polizia e guardia costiera la tracciabilità dei prodotti ittici venduti a Ballarò e al Capo. Sequestrate una bancarella e una pescheria. Multe per 38 mila euro e diverse denunce per furto di energia elettrica e allacci abusivi all'acqua pubblica
Mercati rionali, colpo all’abusivismo Sequestrati circa 570 chili di pesce
Operazione congiunta della polizia di Stato e della guardia costiera mirata a colpire le irregolarità nella tracciabilità della filiera del pesce nei mercati rionali di Ballarò e del Capo. In diverse bancarelle, infatti, i venditori non sono stati in grado di dimostrare la provenienza del pesce in vendita. Alla fine sono 570 i chili di pesce finiti sotto sequestro e donati a enti benefiche. Si tratta per lo più di tonno rosso, salmone, pesce spada, scorfano, gambero e vari preparati a base di pescato.
All’interno del mercato del Capo una pescheria, al momento del controllo in piena attività, è stata chiusa e posta sotto sequestro amministrativo perché totalmente abusiva e priva di autorizzazione. Al titolare è stata anche inflitta una multa da 3.098 euro. Al mercato di Ballarò, invece è toccato a una bancarella, corredata da banconi, tenda e pescato. Nell’ambito del controllo è risultato che sia l’illuminazione del punto vendita che l’erogazione dell’acqua erano abusive. La corrente, infatti, veniva rubata dal punto luce dell’illuminazione pubblica utilizzato per le luminarie. Denunciato anche un fruttivendolo. In totale le sanzioni amministrative comminate ammontano a 38mila euro.