La presidente del consiglio Giorgia Meloni e quella della Commissione europea Ursula von der Leyen sono state accolte all’aeroporto internazionale di Lampedusa dal presidente della Regione Sicilia Renato Schifani e dal prefetto di Agrigento Filippo Romano. Alla visita sull’isola che ospita l’hotspot per i migranti partecipano anche il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi e il commissario europeo agli […]
Lampedusa, visita Meloni-von der Leyen. Proteste e attimi di tensione. Hotspot ripulito
La presidente del consiglio Giorgia Meloni e quella della Commissione europea Ursula von der Leyen sono state accolte all’aeroporto internazionale di Lampedusa dal presidente della Regione Sicilia Renato Schifani e dal prefetto di Agrigento Filippo Romano. Alla visita sull’isola che ospita l’hotspot per i migranti partecipano anche il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi e il commissario europeo agli Affari interni Ylva Johansson. Intorno alle 11.30 Meloni e von de Leyen dovrebbero rilasciare una dichiarazione congiunta.
Poco dopo l’arrivo il programma della mattinata ha subito dei rallentamenti a causa dalla protesta di alcune decine di cittadini dell’isola che hanno sbarrato la strada al convoglio di auto nel tragitto dall’aeroporto all’hotspot per i migranti. A quanto si apprende, non sono mancati momenti di tensione con i manifestanti che hanno preteso di poter parlare con la presidente del Consiglio, altrimenti non avrebbero sgomberato la carreggiata. Uno di loro guidava la protesta parlando a un microfono. «Stiamo facendo il possibile» sono state le parole della presidente del Consiglio.
Intanto sull’isola i migranti presenti all’interno dell’hotspot di contrada Imbriacola sono quasi 2000. Dopo i 23 approdi di ieri a partire da mezzanotte sono arrivate altre 144 persone. In mattinata 640 ospiti verranno trasferiti a Catania tramite la nave Veronese. A Lampedusa in due giorni sono arrivate circa 7000 persone. Intanto il governo è a lavoro per un nuovo decreto sicurezza per intervenire sulla questione migranti. Stando a quanto trapelato la priorità sarà quella di avere procedute più veloci per i rimpatri con la possibilità di costruite dei centri dedicati in ogni regione d’Italia.