Megaservice/ Lo Sciuto (PdS/Mpa): “Possibile soluzione per la salvaguardia dei lavoratori”

UNA COOPERATIVA PER OPERARE TRANSITORIAMENTE PROPOSTA DAL COMMISSARIO DELLA EX PROVINCIA REGIONALE DI TRAPANI, ANTONIO INGROIA. E UNA NORMA PER LA STABILIZZAZIONE PROMESSA DALL’ASSESSORE ALLA FUNZIONE PUBBLICA PATRIZIA VALENTI

In vista una possibile soluzione per i lavoratori della Megaservice, società partecipata al cento per cento dalla ex Provincia regionale di Trapani ed oggi in liquidazione.

Nel corso dell’audizione in commissione Cultura e Lavoro all’Ars, dello scorso 16 luglio, l’assessore alla Funzione pubblica, Patrizia Valenti, ha tracciato i contenuti di una possibile soluzione per tutelare i lavoratori di Megaservice Trapani. L’idea che ha tirato fuori l’assessore è quella di una norma che, all’atto dell’assegnazione delle competenze ai Consorzi dei Comuni, riallacciandosi alla legge nazionale sui precari, preveda una clausola di salvaguardia per tutti quei lavoratori che negli ultimi cinque anni hanno lavorato per tre anni nelle pubbliche amministrazioni.

In Commissione il commissario della provincia regionale di Trapani, Antonio Ingroia, ha formalizzato la proposta di una cooperativa costituita dai lavoratori della ex Megaservice che potrebbero lavorare con gli appalti esterni. Soluzione percorribile anche se transitoria e in attesa dell’entrata in vigore della norma pensata dall’assessore Valenti e condivisa dai componenti della commissione Cultura e Lavoro all’Ars.

“Quest’apertura dell’assessore volta a creare, all’interno della legge sui Consorzi dei Comuni, un bacino di lavoratori da salvaguardare è positiva – dichiara Giovanni Lo Sciuto, parlamentare del PdS/Mpa e componente della Commissione Cultura e Lavoro -. È la strada giusta per tutelare i lavoratori della ex Megaservice, oramai in liquidazione e con i dipendenti rimasti senza contratto e senza copertura reddituale”.

Intanto la situazione per i lavoratori sembra precipitare sempre di più. Di seguito riportiamo la tempistica delle prossime tappe che vedono sgretolarsi sempre più il legame, oramai flebile, tra i lavoratori e la Megaservice di Trapani.

La situazione attuale riporta:

I licenziamenti sono bloccati, non può procedersi per assenza di capacità economiche, sono circa cento mila euro i contributi arretrati. Soltanto l’acclarazione del fallimento potrà liberare le risorse che sarebbero pagate dall’INPS.

Il 15 Luglio scorso è stata presentata dai liquidatori della Megaservice l’istanza di fallimento al Tribunale di Trapani. Procedura che avrà un massimo di 120 giorni di gestazione per poterla rendere esecutiva con decreto di fallimento o provvedere al respingimento. Tutto dovrebbe avere un esito entro il 12 Dicembre 2014.

Se il Tribunale dovesse accettare l’istanza di fallimento i lavoratori potranno essere licenziati, avere liquidato il Tfr e potere accedere all’unico ammortizzatore a termine, rimasto e cioè la disoccupazione.

Qualora il Tribunale dovesse respingere l’istanza di fallimento si ripresenterebbe la difficoltà di licenziare e di liquidare le spettanze e sarebbe precluso l’accesso agli ammortizzatori sociali, in quanto i lavoratori resterebbero in carico alla società che non ha risorse e che vedrebbe un percorso liquidatorio tutto da inventare.

Tutto quanto comunque collegato all’esecutività della riforma delle Province, alla costituzione dei Liberi Consorzi dei Comuni ed alla concretizzazione del passaggio delle competenze dalla Regione ai Consorzi. I tempi non si profilano brevi e le procedure di funzionamento del bacino sono ancora da regolamentare. Funzionerà?

Nelle more da quasi un anno il Tribunale Fallimentare di Trapani non ha ancora emesso alcuna sentenza in relazione ai crediti avanzati dai lavoratori e dai fornitori e non si prevedono tempi brevi, avendo il Giudice a disposizione anni per la istruttoria della complessa sentenza.

Giuseppe Messina

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