Medici, in Sicilia 2.251 in meno nei prossimi sei anni Pronto soccorso, pediatria e ginecologia i più scoperti

Medicina di emergenza, pediatria e ginecologia e ostetricia. Sono i tre rami della medicina più carenti in Sicilia nei prossimi anni. A lanciare l’allarme, in un dettagliato report, è il sindacato Anaao Assomed che ha condotto uno studio in tutta Italia, regione per regione, per capire quali saranno i settori più colpiti dall’esodo dei medici che andranno in pensione grazie alla quota 100, in uno scenario che vedrà molti giovani medici attualmente nelle scuole di specializzazione scegliere il settore privato o l’estero. Stando alle analisi di Anaao in Sicilia nei prossimi sei anni usciranno dal servizio sanitario nazionale 2.251 medici.

«In Sicilia – commenta il segretario regionale siciliano dell’Anaao Assomed Toni Palermo – siamo di fronte ad un’emergenza che, se non si dovesse affrontare immediatamente e forse siamo già in ritardo, non soltanto butterebbe alle ortiche anni di lavoro per raggiungere standard qualitativi sempre migliori nell’offerta del Servizio Sanitario Nazionale, ma cosa ancor più grave, peggiorerebbero le difficoltà nel gestire l’assistenza sanitaria, senza più medici preposti alla cura dei cittadini-utenti che quindi sarebbero costretti ad attendere tempi più lunghi per una visita, un esame o un soccorso sanitario».

Palermo sottolinea che «circa la metà dei camici bianchi impiegati nella sanità pubblica andranno in pensione entro il 2025 senza però essere sostituiti da personale giovane e preparato. Non possiamo certo far finta di nulla di fronte a questi numeri». In particolare, dei 16.700 medici che verranno a mancare in Italia da qui a sei anni, quasi il 14 per cento del totale si trova in Sicilia. L’Isola sarà la Regione che soffrirà di più di queste carenze in tutto il Sud Italia, oltre al Piemonte per il Nord e alla Toscana al Centro.

Guardando ai dati, il ramo messo peggio è quello di pediatria, dove verranno a mancare 471 medici. Seguono medicina di emergenza e urgenza con 356, igiene e medicina preventiva 196, ginecologia e ostetricia 180, anestesia, rianimazione e terapia intensiva 153, chirurgia generale 141, psichiatria 126, ortopedia 78, medicina interna 66, malattia dell’apparato cardiovascolare 63, radiodiagnostica 62, oftalmologia 31, nefrologia 10.

«Tra le specializzazioni – continua Palermo – la Medicina di emergenza-urgenza sarà quella maggiormente interessata dal fenomeno dell’esodo di medici ormai stanchi di subire di tutto nei vari presidi di pronto soccorso, o di rischiare di più in trincea. Ma anche la Pediatria non sarà da meno, ci chiediamo quindi chi curerà i nostri figli e nipoti in futuro?». Per ovviare a questa situazione, già adesso, in Veneto si è stati costretti a richiamare in servizio medici anziani in quiescenza.

Le stime di fabbisogno di medici del sindacato non coincidono con quelle previste dalla Regione. «I fabbisogni dichiarati dalla regione Sicilia per il periodo 2018-2025 per le varie specialità – spiegano da Anaao – sono inferiori rispetto alla stima da noi effettuata, in particolare per chirurgia (240 contro 337), ginecologia (160 contro 289), igiene e medicina preventiva (160 contro 276) e psichiatria (160 contro 241). In generale, la Sicilia sottostima di 1493 unità il fabbisogno al 2025. La Regione finanzia 44 contratti regionali all’anno, distribuendoli a pioggia senza tenere conto dei fabbisogni».

I dati raccolti da Anaao Assomed si basano sul confronto tra la quota di neo-specialisti prodotti dalle Scuole di specializzazione presenti in ciascuna regione ed il numero di pensionati per ciascuna branca specialistica e, come ammesso dallo stesso sindacato, risente di alcune approssimazioni (in media possono variare del 5 per cento). «Infatti – spiega chi ha realizzato il dossier – in particolare con l’introduzione del concorso per l’accesso alla Formazione Specialistica su base nazionale, solo in parte i neo-specialisti si fermeranno nella regione dove hanno acquisito il titolo. Per alcune branche specialistiche, è probabile che il medico rientri nella regione di origine o venga attirato dalle proposte di lavoro nel privato convenzionato o in Paesi europei, in grado di dare maggiori soddisfazioni economiche e professionali».


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Sono passati tre anni da quando un incendio ha distrutto l’impianto di selezione della frazione secca di rifiuti a Grammichele (in provincia di Catania) di proprietà di Kalat Ambiente Srr e gestito in house da Kalat Impianti. «Finalmente il governo regionale ci ha comunicato di avere individuato una soluzione operativa per la ricostruzione e il […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Leonardo Caffo, catanese. Fumettibrutti (Josephine Jole Signorelli), catanese. Fulvio Abbate, palermitano. La Sicilia contro Chiara Valerio. È la Sicilia, infatti, a essersi resa protagonista dell’abbattimento delle statue raffiguranti Chiara Valerio, iniziando la rivolta contro il regime amichettistico sotto il quale viviamo.Ricapitolando.Chiara Valerio, scrittrice, editrice, attivista, radiofonica, televisiva, premiata, capa assoluta di una certa parte del […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]