L'inchiesta della procura di Catania ha visto in campo i militari della guardia di finanza etnea e siracusana. Centro nevralgico per l'attività illecita era Augusta. Da Oltreoceano venivano inviati i proventi della vendita dello stupefacente
Medici complici e ricette false per il traffico di ossicodone I pacchi postali per spacciare il farmaco negli Stati Uniti
False ricette mediche, in alcuni casi anche intestate a persone decedute da anni, e un rapporto che si sviluppava sull’asse Sicilia-Stati Uniti. C’è questo al centro dell’indagine della procura di Catania, e condotta sul campo dagli uomini della guardia di finanza di Catania e Siracusa, su un giro di sostanze stupefacenti. Nello specifico la merce trattata e inviata in comuni pacchi postali era l’ossicodone, un farmaco dai poteri droganti. Il gip del tribunale di Catania ha emesso nove misure cautelari, di cui cinque in carcere, tre ai domiciliari e un divieto di esercizio della professione medica. Sono una trentina in tutto gli indagati.
Destinatario di quest’ultimo il medico Santo Ternullo, medico di base con studio ad Augusta. Nei confronti di Ternullo è stato emesso anche un decreto di sequestro per un valore di circa 115mila euro. Coinvolti nell’indagine ci sono anche altri medici tra i quali Guglielmo Sapia e Agatino Pellegriti, entrambi inseriti nell’organico che opera nel presidio di primo intervento dell’ospedale Muscatello di Augusta. Coinvolti anche i medici Salvatore Caramagno, Domenico Tringali e Alessandro Tringali. Per gli inquirenti avrebbero avuto un ruolo fondamentale nel procacciamento dei medicinali da rivendere agli spacciatori statunitensi. Dagli States, poi, parte dei proventi venivano inviati in Italia. A riprova, secondo il gip, di come quella smantellata fosse un’associazione a delinquere a tutti gli effetti.
Tra i reati contestati c’è anche quello di truffa aggravata al sistema sanitario nazionale. Gli indagati, infatti, avrebbero anche approfittato dell’esenzione dei farmaci prevista per chi dell’ossicodone ne ha davvero bisogno. Un ruolo importante nell’indagine lo hanno avuto i funzionari dell’Homeland Security Investigations, che si occupano di contrasto alle attività illecite transfrontaliere.
I nome degli arrestati
In carcere:
Angelo Claudio Passanisi
Maria Lanna Passanisi
Massimo Corrado
Francesco Pasqua
Antonino Spinali
Ai domicliari:
Agata Agati
Lina Spinali
Domenico Zanti
Divieto di esercitare la professione:
Santo Ternullo
Gli altri indagati:
Alfia Buda, detta Loredana
Salvatore Caramagno
Antonino Caudullo
Carmelo Florio
Barbara Fortuna
Francesca Garozzo
Richiard Taylor Lawrence
Luca Malvina
Adrien Aries Messam
Franco Mori
Elissa Marie Passanisi
Giuseppe Passanisi
Agatino Pellegriti
Orazio Salvatore Pepe
Franco Pugliares
Guglielmo Sapia
David Melvin Smith
Agata Spinali
Alessandro Tringali
Domenico Tringali
Lidia Verde