In manette quattro persone, tra cui i fratelli Roberto Martorana, titolare di un vivaio - adesso sequestrato - e accusato di essere la mente del gruppo che di notte metteva a segno colpi ai danni degli altri commercianti della cittadina
Mazzarà Sant’Andrea, sgominata banda di vivaisti Rubavano le piante alla concorrenza per rivenderle
Quattro persone sono finite in manette: uno in carcere e tre ai domiciliari, perché gravemente indiziati di fare parte di una banda dedita ai furti all’interno delle aziende vivaistiche. Roberto e Antonino Martorana, 50enne e 28 enne, Marco Chiavi, 26 anni e Christian Pietrafitta, 28 anni, tutti di Mazzarà Sant’Andrea, sono caduti nelle pieghe di un’indagine dei carabinieri di Barcellona Pozzo di Gotto e da quelli di Furnari, partita ad aprile e denominata Predator.
L’inchiesta è partita dopo una serie di denunce presentate da vivaisti della zona di Mazzarrà Sant’Andrea, Comune conosciuto come La città dei vivai, in relazione ai furti di piante subiti all’interno delle
rispettive aziende.
Sarebbe stato Roberto Martorana, a sua volta proprietario di un vivaio, il capo della banda, che nelle ore notturne si introduceva nelle serre e portava via le piante. Sono stati ricostruiti nel dettaglio cinque episodi di furto
per un danno complessivo di oltre 30mila euro.
Nel corso delle indagini sono stati effettuati importanti riscontri, culminati nel sequestro del vivaio di proprietà
di Martorana, dove all’interno i carabinieri hanno rinvenuto numerose piante rubate, oltre che un allaccio abusivo alla rete elettrica pubblica con conseguente furto di energia
elettrica.