Gli uomini della polizia si sono imbattuti un centro di smantellamento di vetture. Seguendo un pregiudicato alla guida di un'automobile sospetta, hanno sorpreso Davide Previte (24 anni) e Mario Castelli (57 anni) mentre smontavano sportelli, sedili e motori da una Punto. Circa 15 i telai di altre macchine trovate in un deposito attiguo. Guarda le foto
Mascalucia, scoperta officina clandestina Almeno 15 le auto rubate e smontate
In uno stabile in costruzione nella periferia di Mascalucia gli uomini della polizia hanno trovato un centro di smantellamento di auto rubate. L’operazione è scattata ieri, quando le forze dell’ordine hanno notato un cinquantenne catanese, il pregiudicato M.G., guidare una vettura rubata. Insospettiti, gli agenti lo hanno seguito fino al palazzo nel quale l’uomo ha incontrato altre due persone, Davide Previte (24 anni) e Mario Castelli (57 anni). I due avevano abiti e mani sporchi di olio e grasso. Entrando nel palazzo – il cui piano seminterrato era rifinito, trasformato in una vera e propria officina – i poliziotti hanno trovato una Fiat Grande Punto poggiata sui cavalletti e già parzialmente smantellata. Erano stati tolti la carrozzeria anteriore, le portiere, i sedili anteriori e il cruscotto e perfino il motore.
Nel deposito sono stati trovate anche circa 15 telai di altre vetture, assieme a documenti come carte di circolazione, assicurazioni e patenti. Grazie a questi ultimi ritrovamenti, è stato possibile risalire ai furti di otto auto, tutti compiuti nella zona del Catanese. «Dagli accertamenti svolti si riusciva ad identificare compiutamente la Fiat Grande Punto in fase di cannibalizzazione – scrivono fonti della questura – che risultava essere stata rubata nella zona di San Gregorio» la notte del 18 settembre.
Previte e Castelli sono stati arrestati in flagranza per il riciclaggio della Punto; M. G. è stato deferito in stato di libertà per concorso nello stesso reato. Le indagini degli inquirenti mirano adesso a risalire ai furti delle altre vetture i cui pezzi smontati sono stati ritrovati nell’officina clandestina.