Estorsione continuata pluriaggravata anche dal metodo mafioso. Di questo sono accusati i due catanesi Antonio Di Stefano e Pietro Vittorio (entrambi classe 1978), che questa mattina, dopo indagini coordinate dalla procura distrettuale di
Catania ed effettuate dai carabinieri della compagnia di
Gravina di Catania, hanno ricevuto un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal giudice per le indagini preliminari del tribunale etneo.
assoggettamento e intimidazione delle vittime agendo in nome dell’associazione di
tipo mafioso storicamente denominata
clan Santapaola-Ercolano gruppo di Lineri, in quanto appartenenti all’associazione criminale.
Di Stefano e Vittorio avrebbero costretto un commerciante di Mascalucia al versamento
periodico di una somma di denaro in contanti. La
richiesta del pizzo, tramite costrizione psicologica, sarebbe stata fatta con l’univoca finalità di agevolare il clan
mafioso di appartenenza. I risultati delle attività di osservazione, pedinamento, monitoraggio e dell’analisi delle telecamere di videosorveglianza della zona sono state corroborate dalla collaborazione delle vittime che hanno confermato le ipotesi accusatorie.
Ha detto ai carabinieri che lo hanno fermato in via Lanza di Scalea a Palermo che stava…
Nemmeno «la più vasta operazione contro la pirateria audiovisiva in Italia e in Europa» sembrerebbe…
Quinta spaccata in pochi mesi. Non c'è pace per il bar Gran Cafè Torino in…
Sgominata dalla polizia di Stato una banda che, a Brancaccio, spacciava crack e hashish, a…
I carabinieri della Stazione di Lentini hanno arrestato un operaio di 43 anni per maltrattamenti…
Non solo scadenza e peso. Prestare attenzione alle etichette degli alimenti che acquistiamo è una…