Mascalucia, acque agitate nel Movimento 5 stelle Polemica su futura consulenza dell’ex consigliera

«Chi se ne frega se è del Movimento 5 stelle». Raffaele Gibilisco, neoassessore al Turismo e vicesindaco del Comune di Mascalucia, la questione la chiuderebbe così. Ma il tema sembra volere tenere banco ancora per un po’ nel territorio alle pendici dell’Etna. Tutto per via di quell’annuncio, fatto in conferenza stampa, sui consulenti ai quali chiederà una mano per svolgere il suo ruolo. Tra i quali spicca il nome di Agata Montesanto, ex consigliera pentastellata mascaluciota e ora al centro delle polemiche e delle contestazioni. Un fuoco anche amico, considerando che il primo a protestare è stato Sebastiano Catania, M5s pure lui e adesso seduto tra gli scranni del senato cittadino di Mascalucia. «Mi è stato proposto di curare gli eventi artistici del Comune di Mascalucia. Il vicesindaco Raffaele Gibilisco, con il quale ho fatto opposizione per cinque anni, me lo ha chiesto perché, dopo tante battaglie condotte assieme, riconosce nella mia persona le capacità di poter svolgere l’incarico», chiarisce Montesanto in una nota.

Dopo l’annuncio dell’assessore, Catania – portavoce pentastellato – non ha tardato a manifestare il suo dissenso. Da un lato per non essere stato messo a conoscenza dell’intenzione di avviare questa interlocuzione con il vicesindaco; e dall’altro per denunciare la presunta anomalia della futura collaborazione. Che, a suo dire, contrasta con i principi del Movimento. «Il programma esclude qualsiasi collaborazione con altri partiti – dichiara Catania in un comunicato -, la nomina della nostra ex portavoce alla direzione artistica degli eventi, di cui ero stato tenuto completamente all’oscuro, non riguarda in alcun modo il nostro meetup. Noi prendiamo le distanze e confermiamo il nostro ruolo all’opposizione. Il M5s fa della coerenza uno dei propri canoni imprescindibili e mai avrebbe offerto collaborazione nell’attuazione di un programma diverso dal proprio».

«Innanzitutto – replica convinta Montesanto – il programma elettorale non c’entra. Si tratta di un incarico tecnico che riguarderà i singoli eventi che si vorranno svolgere nel nostro paese, per lo più in estate. Ho messo in difficoltà l’attuale consigliere portavoce del mio Comune? – continua – Può darsi, perché non l’ho coinvolto per tempo e probabilmente nel modo migliore. Avevo scritto della mia scelta nel nostro gruppo privato ma il consigliere non lo ha letto in tempo». E anche nella maggioranza sembra che la collaborazione abbia causato qualche perplessità, tanto da essere oggetto di una riunione.

«Quanto annunciato in conferenza stampa rispecchia solo le mie intenzioni – riferisce Gibilisco a MeridioNews – non c’è ancora nulla sul piatto, anche perché si deve ancora approvare il bilancio. È stata montata una polemica ad arte. Le persone della società civile che vogliono dare il loro contributo gratuitamente andrebbero prese come punto di riferimento e Agata Montesanto potrebbe essere una buona direttrice artistica per determinate manifestazioni». In ogni caso, aggiunge il vicesindaco, «non sarà un incarico che durerà tutta la consiliatura». La questione, poi, si complica ulteriormente venendo al tema del compenso. Sebbene il sindaco Vincenzo Magra abbia più volte ribadito che si tratta di «incarichi a titolo gratuito al cento per cento», la stessa certezza non arriva né da Gibilisco né da Montesanto. «Non è un ruolo politico ma tecnico: se il bilancio lo permette, Agata Montesanto sarà retribuita». Quanto? «La retribuzione dipenderà dal tipo di evento e dalle responsabilità annesse», aggiunge Montesanto.

Sulla polemica sorta per via del colore politico del Movimento 5 stelle e del vicesindaco, qualcuno dice che l’ex consigliera abbia ricevuto il placet da parte di alcuni dei portavoce regionali e nazionali. «Il Movimento, lì dove amministra, non esclude la possibilità di avvalersi di figure tecniche vicine ad altre realtà politiche – precisa Montesanto – Allo stesso modo, se un’amministrazione di altro schieramento ricerca competenze tra persone a noi vicine questo dovrebbe essere un valore aggiunto e una garanzia». «Nessun imbarazzo – conferma Gibilisco – E lo stesso vale per qualunque altra persona che si impegni per il bene del paese». Una cosa è certa: l’aria all’interno del meetup di Mascalucia inizia a farsi pesante. «Leggendo la nota del nostro consigliere – attacca Agata Montesanto – penso che se questo, qui a Mascalucia, è il Movimento, allora siamo ben lontani dal favorire il cambiamento della società in cui viviamo».

Gabriele Patti

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