Mascali, concerto di Pandetta senza autorizzazioni Controlli al lido. Padre della titolare: «Era festicciola»

«Era solo una festicciola. Avevamo previsto 150, 200 persone… Forse ne sono arrivate un po’ di più, ma non potevamo lasciarle fuori». La risposta è di Carmelo Zumbo, che aiuta la figlia nella gestione del lido Marguerita a Fondachello di Mascali. È lì che sabato sera si sono presentati i carabinieri della fascia ionica, al termine di un concerto del cantante neomelodico catanese Niko Pandetta. Noto alle cronache locali per le indagini a suo carico e per la parentela eccellente: quella con il capomafia Salvatore Cappello, di cui è nipote. L’artista aveva appena terminato di esibirsi ed era andato via, quando nello stabilimento balneare sono arrivate le forze dell’ordine, assieme al personale dell’Asp di Giarre e agli agenti della polizia municipale.

Secondo la ricostruzione dei militari, la struttura non aveva chiesto i necessari permessi per svolgere uno spettacolo di quelle dimensioni: non ci sarebbero state, quindi, né l’agibilità certificata dagli uffici comunali né l’autorizzazione della commissione che si occupa di vagliare la fattibilità degli eventi pubblici, presieduta dalla questura di Catania. Nonostante il concerto prevedesse un biglietto d’ingresso, un sistema di amplificazione e avesse, come detto, un pubblico che superava le cento persone. Tra le contestazioni mosse dai militari all’impresa, di cui è titolare la figlia di Zumbo, c’è anche l’avere impiegato otto lavoratori in nero sui dieci che erano presenti.

Un’accusa che il titolare rimanda al mittente: «Quelli non erano dipendenti, erano persone che si trovavano lì perché fan del cantante. I carabinieri li hanno presi dal pubblico, non stavano lavorando per noi, io non li conoscevo e non li avevo mai visti». In base a quanto riferito dai carabinieri, a controllare il regolare svolgimento della serata ci sarebbero stati dei buttafuori abusivi. La cui presenza, però, è esclusa dal responsabile del lido Marguerita: «Lì c’erano solo cinque nostri dipendenti, tutti in regola – assicura – Non so a chi possa fare comodo farci questo danno».

Il concerto di Niko Pandetta, pubblicizzato con la locandina sulla pagina Facebook del cantante, è stato trasmesso in diretta sui social network per qualche minuto. Iniziato poco prima delle 23 e terminato intorno alla mezzanotte, circa un quarto d’ora prima dell’intervento dei carabinieri. I quali, al loro arrivo sul posto, hanno sospeso lo svolgimento della serata. «Ha fatto qualche canzone, un po’ di intrattenimento e poi è andato via – conclude Zumbo – Io questo Niko Pandetta non lo avevo neanche mai sentito nominare. Ma i bambini che frequentano il nostro lido ce lo avevano chiesto, infatti erano tutti lì ad ascoltarlo. Lo abbiamo fatto per i bambini, non certo per noi».


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