Giuseppe Maurizio Spanò sarà giudicato in due diverse circostanze. La prima, con rito abbreviato, nasce dalla denuncia della donna che fece esplodere il caso. Nel secondo giudizio, invece, saranno presi in esame altri sei casi venuti fuori dopo che i carabinieri installarono telecamere nascoste
Marsala, processo per infermiere che abusò di pazienti Le molestie sessuali avvenivano in seguito all’anestesia
Sarà processato a breve Giuseppe Maurizio Spanò, l’infermiere 53enne originario di Marsala accusato di aver abusato di alcune pazienti all’interno dello studio privato dove lavorava. Il caso è esploso a febbraio, con la denuncia di una donna che ha raccontato di aver subito molestie sessuali dopo essere stata anestetizzata. Il mese dopo, la decisione della giudice per le indagini preliminari, Annalisa Amato, di disporre per Spanò gli arresti domiciliari con l’uso del braccialetto elettronico.
Il 53enne, che lavorava all’interno di uno studio di un noto gastroenterologo, si presenterà davanti al gup Riccardo Alcamo il 26 ottobre, per rispondere delle accuse della donna. Che ha raccontato di essersi accorta degli abusi perché risvegliatasi in anticipo. Il processo si terrà con rito abbreviato.
Da quel racconto, seguirono altri accertamenti della Procura. L’inchiesta, coordinata dalle magistrate Anna Sessa e Silvia Facciotto, ha portato alla scoperta di altri casi simili: sei in tutto – le vittime, cinque donne e un uomo – registrati dalle telecamere nascoste piazzate dai carabinieri all’interno dello studio medico. In questo caso il processo si terrà con giudizio immediato e inizierà il 25 novembre.