Agostino Licari commenta la difficile situazione nel comune lilibetano. Nel mirino i ritardi nella pianificazione da parte della Regione e le limitazioni nelle quantità di indifferenziata che possono essere trasportate. «Trapani ha meno abitanti, ma concessioni maggiori», dichiara
Marsala, la città rimane alle prese con l’emergenza rifiuti Vicesindaco: «C’è bisogno di conferire di più in discarica»
Il Comune di Marsala sta fronteggiando una grave emergenza rifiuti, alla luce di una situazione generale ancora lontana dall’essere risolta, nonostante le promesse del governo Musumeci. In assenza di nuove disposizioni dalla Regione, il Comune ha dovuto limitare il conferimento a 35 tonnellate giornaliere. Al contempo la temporanea chiusura della discarica di Borranea – durata due giorni – non ha consentito lo smaltimento di circa 70 tonnellate, determinando cumuli lungo le vie del centro e le periferie. Il vicesindaco Agostino Licari punta il dito contro l’amministrazione regionale. «Brancola nel buio, non ha un’idea d’insieme – dichiara di MeridioNews -. Sono già otto mesi che si doveva pianificare qualcosa per evitare che in piena estate ci si trovasse con le discariche un po’ tutte al collasso».
Per Licari la questione programmazione tocca anche le misure che da Palermo sono state prese per spingere alla riduzione dei conferimenti in discarica. «Il problema è che non si fa un taglio con criterio, tenendo conto delle città dove si ha una differenziata più elevata e quelle dove si ha una differenziata più bassa – continua -. In provincia di Trapani, dove la discarica è ancora più in difficoltà rispetto alle altre, si è imposto il limite di 250 tonnellate giornaliere. All’interno di questo quadro troviamo realtà come la nostra, con il 55 per cento di differenziata e altre 45 da smaltire in discarica, che ha un limite di 35 tonnellate al giorno per una popolazione di 83mila abitanti; e altre come Trapani che, pur avendo 69mila abitanti, ha un’autorizzazione per 75 tonnellate giornaliere».
In attesa del nuovo piano di gestione dei rifiuti, per la redazione del quale l’assessorato ha indetto la selezione di 35 esperti, per i Comuni le difficoltà sono concrete. «Qui abbiamo dieci tonnellate giornaliere che si accumulano, senza contare i problemi con la Trapani Servizi e gli impianti che vanno in tilt. A giugno c’è stato un periodo di blocco con un accumulo ulteriori di rifiuti», puntualizza Licari. A riguardo il Comune lilibetano ha ottenuto un’autorizzazione straordinaria per il conferimento dell’arretrato di 370 tonnellate nella discarica palermitana di Bellolampo. «Il problema per noi però è destinato a rimanere. Abbiamo bisogno – ribadisce Licari – di qualche tonnellata in più».
Attualmente è in corso la riorganizzazione dei servizi, si va verso un passaggio da due turni settimanali a un solo turno. «Verrà fatto il martedì e riguarderà le contrade, dove sarà raccolto solo il secco residuo – spiega -. Nel centro si passerà da tre a due turni: il martedì e il sabato. Contestualmente stiamo inasprendo i controlli». A riguardo nel corso del servizio di raccolta nelle utenze commerciali sono state riscontrate parecchie criticità e alla luce di ciò verrà effettuato un servizio con la presenza delle guardie ambientali e dei vigili del settore ambientale. «Chi sarà beccato a non fare la differenziata sarà sanzionato con multe da 400 euro, il doppio rispetto a prima».