I provvedimenti hanno riguardato tutte persone pregiudicate che nelle scorse settimane si erano rese protagoniste di episodi per cui si è stato necessario l'intervento delle forze dell'ordine. Tra questi, anche un'aggressione con finalità di discriminazione razziale
Marsala, emessi Daspo nei confronti di sei persone Due soggetti autori di aggressione a sfondo razziale
Sei provvedimenti di Daspo emesse da parte della questura di Trapani. Nello specifico, si tratta del Daspo Willy, le misure entrate in vigore dopo la morte di Willy Duarte a settembre del 2020 a seguito di un pestaggio. Le misure, in questo caso, hanno riguardato alcuni pregiudicati marsalesi che si erano resi responsabili di episodi di violenza consumati nella zona del centro storico e nelle fasce serali dei fine settimana.
I provvedimenti riguardano tre pregiudicati, di cui un minore, protagonisti di un pestaggio tra la notte di sabato 22 e domenica 23 agosto scorsi, ai danni di due clienti di un locale notturno all’interno dell’Antico Mercato del centro storico di Marsala. Un altro episodio ha riguardato un cittadino extracomunitario con precedenti, già sottoposto ad avviso orale. L’uomo, nella serata del 24 settembre scorso si è reso autore di un rapina nei confronti di un passante, al quale aveva chiesto una sigaretta. Dopo il rifiuto ha aggredito la vittima scaraventandola su un’auto: mentre lo teneva bloccato per la gola, gli ha sottratto il cellulare dalla tasca. In questo caso il questore ha obbligato il Daspo per la durata di due anni con obbligo di presentazione due volte la settimana, presso il locale commissariato di polizia.
Gli altri provvedimenti che vietano ai loro destinatari di sostare nella zona del centro storico di Marsala sono stati emessi a carico di due soggetti, autori, lo scorso 23 settembre, di una aggressione, con finalità di discriminazione razziale, commessa ai danni di un cittadino extracomunitario, insultato e colpito con schiaffi e pugni al volto. Anche in questa circostanza il provvedimento applicato li obbligherà a tenersi lontani da quei luoghi per almeno due anni; in caso di violazione è prevista la detenzione da sei mesi a due anni di carcere ed una multa tra gli 8 mila e i 20 mila euro.