È successo giovedì nella località turistica. La polizia municipale è intervenuta per sospendere le partitelle di calcio, pallavolo e racchettoni. A prevederlo è un'ordinanza del Comune, che richiama i criteri stabiliti da Fee Italia per i luoghi premiati con il noto riconoscimento. «Così però allontaniamo i turisti», denuncia un dj locale
Marina di Ragusa, vietato giocare a palla in spiaggia Vigili allontanano ragazzi. «Effetti della Bandiera Blu»
Niente giochi in spiaggia. Giovedì, la polizia municipale di Marina di Ragusa ha intimato a molti giovani impegnati in partite di calcio, pallavolo e tamburelli di fermarsi. «Volete fare diventare Marina di Ragusa solo un centro per anziani e pensionati?», scrive su Facebook un dj ragusano. E il post spopola sul noto social network. «Erano più o meno le 19.30, ero in spiaggia e ho visto i vigili urbani arrivare. Si avvicinavano ai ragazzi che giocavano e dicevano loro di smettere. Mi è sembrato assurdo e l’ennesimo tentativo di far scappare la gente da Marina di Ragusa».
Uno sfogo quello di Marco Ingallinera, l’autore del post, che ha collezionato centinaia di mi piace, commenti e condivisioni. «La cosa assurda – spiega Ingallinera a Meridionews – è che la spiaggia era piena di venditori ambulanti abusivi dei quali i vigili non si sono minimamente interessati».
Nei commenti sono in tanti a condividere il suo pensiero, anche se c’è chi non manca di far notare che a volte i bagnanti che giocano in spiaggia sono davvero maleducati e finiscono per colpire e disturbare chi è alla ricerca di un po’ di relax. Altri invece specificano che si tratta del rovescio della medaglia dell’aver ottenuto per la stagione 2016 la bandiera blu. A stabilire l’impopolare divieto è infatti l’ordinanza n. 808 del 20 maggio, reperibile sul sito istituzionale del Comune.
Sul documento si legge che durante la stagione balneare Bandiera blu, nel rispetto dei criteri internazionali stabiliti dalla Fee Italia, in spiaggia è vietato «praticare giochi (ad esempio il gioco del pallone, tennis da spiaggia, palla a volo, basket, bocce ecc.) che per le loro caratteristiche possono provocare molestia o danni fisici ai bagnanti. Detti giochi – si legge inoltre testualmente – possono essere praticati nelle zone appositamente attrezzate dai concessionari».
«I vigili urbani fanno il loro lavoro – continua il dj – e pare siano intervenuti su segnalazione, ma non si può vietare l’uso della palla se non in zone attrezzate, se non si creano prima queste aree apposite. In pochi minuti la spiaggia si è svuotata. Vogliono allontanare i giovani e i turisti. Un’altra ordinanza – aggiunge Ingallinera – prevede l’ordine per tutti gli esercizi commerciali di spegnere la musica dal giovedì alla domenica entro l’una di notte, il venerdì alle due e il sabato alle tre, ma d’estate è assurdo, in quanto tutti i giorni è sabato. Questo per me significa lutto cittadino».
Davanti a questo stato di cose, si pensa già a come risolvere partendo dall’interno dell’amministrazione. «Con altri giovani che lavorano nel settore, stiamo pensando di presentare una lista civica alle prossime elezioni con un progetto che metta al centro lo sviluppo turistico della città e della frazione marinara», conclude Ingallinera.