Maniaco dei piedi, la procura chiede l’archiviazione «Nessuna costrizione. Vittima accondiscendente»

Nessuna violenza sessuale ma una professionista «che ha mostrato un atteggiamento di accondiscendenza». Sono le parole, messe nero su bianco dalla procura di Catania, per chiedere l’archiviazione del fascicolo nei confronti di un 53enne etneo, sospettato di essere un maniaco dei piedi. Con un identikit simile al presunto feticista che negli ultimi anni avrebbe molestato diverse donne. Tutte concordi nel descriverlo come «una persona dai modi assolutamente gentili». Utili, stando alle testimonianze raccolte da MeridioNews, per approcciarsi come un esperto di massoterapia podalica. Una delle vittime, «ingenuamente» per sua stessa ammissione, ha deciso di farsi controllare i piedi mentre si trovava nei pressi della stazione centrale. Salvo poi ritrovarseli appoggiati ai genitali dell’uomo

L’incontro indesiderato, avvenuto a maggio dello scorso anno, non era stato seguito immediatamente dalla denuncia della vittima. Salvo poi fare marcia indietro dopo avere rincontrato per strada il presunto feticista. La denuncia per violenza sessuale, curata dall’avvocata Stefania Amato, però potrebbe concludersi con un nulla di fatto. Secondo il magistrato titolare del fascicolo, per configurarsi il reato mancherebbero alcuni elementi fondamentali. Ovvero «la minaccia e la violenza». L’indagato, invece, «si approcciava in maniera assai garbata», si legge nel documento e la vittima non sarebbe stata costretta a mostrare i piedi all’uomo. «Tutt’al più – insiste la procura – può ravvedersi un atteggiamento di accondiscendenza». Senza le prove necessarie il caso andrebbe chiuso. L’ultima parola adesso spetterà al giudice per le indagini preliminari. 

Un racconto simile a questo era quello di una turista 30enne. Arrivata a Catania da Parigi per trascorrere un periodo di vacanza in città. Anche lei, come raccontato da MeridioNews, era stata avvicinata da un uomo dai metodi gentili che si spacciava per esperto di massoterapia podalica. «A un certo punto ha iniziato a parlare di quanto sia importante curare la schiena», raccontava la vittima. Il colloquio tra i due, avvenuto nei pressi di piazza Galatea, si era concluso con l’uomo che si abbassava rapidamente e prendeva il piede della turista fra le mani, facilitato dalle calzature estive indossate dalla ragazza, per poi avvicinarlo senza modi bruschi ai genitali

Copione identico a marzo del 2016. Quando tra le panchine di piazza Roma un uomo avvicinava una avvocata di 27 anni con la scusa di chiedere alcune indicazioni. A stretto giro, anche in quel caso, si sarebbe passati ai commenti sulle scarpe indossate dalla vittima e alla presentazione come esperto nelle cure dei piedi. Le stesse che in passato un uomo avrebbe a più riprese proposto ad alcune studentesse universitarie all’interno del dell’ex Monastero dei Benedettini di Catania. Nel 2010 una persona era finita in manette dopo avere molestato le sue vittime nei pressi della cittadella universitaria. 


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