Mammismo, un nuovo allarme per la coppia

CERTE VOLTE GLI UOMINI, PRIMA DI SPOSARSI, DOVREBBERO ACCERTARE SE, PER CASO, NON SONO RIMASTI BAMBINI

di Viviana Di Lorenzo

Un vecchio detto afferma che “la mamma è sempre la mamma”. Senza ombra di dubbio è una figura importantissima, che ci accompagna per tutta la vita. Un punto di riferimento a cui chiediamo sostegno ogni volta che ne abbiamo bisogno. Con lei ci sentiamo al sicuro, protetti, è importante ogni suo consiglio, ma forse pochi si rendono conto che, a volte, il rapporto con la propria madre può diventare patologico.

Mammismo Qualche giorno fa, il vicario giudiziale Paolo Rigon, in occasione dell’apertura dell’anno giudiziario ecclesiastico ligure, ha reso noto uno dei motivi, che vengono presi come esempio per richiedere la nullità del matrimonio, ovvero il “mammismo”. Probabilmente molti non hanno mai sentito questa parola, ma senza saperlo hanno lo stesso tipo di problema. (sopra, foto tratta da liberoquotidiano.it)

Gli psicologi hanno coniato questo termine per indicare l’eccessivo attaccamento che l’uomo adulto ha nei confronti della propria madre. Non si tratta di un legame normale. La patologia di tale legame si manifesta, spesso, in modo più evidente quando il figlio maschio decide di metter su famiglia e quindi di lasciare la casa dei genitori.

Sebbene, generalmente, si è spinti dal desiderio di creare un nuovo nucleo familiare con la propria compagna, a volte può capitare che il distacco fisico dalla madre porti alla rottura del matrimonio, causata dall’incapacità dell’uomo di prendere le proprie decisioni da solo, o con il sostegno della moglie. E dalla difficoltà di vivere lontano dalla mamma. Questo è proprio ciò che si verifica, quando si parla di “mammismo”.

Il legame particolare che si instaura tra madre e figlio sembra avere delle radici lontane. Un tempo la donna non lavorava, era sempre a casa. Dunque la persona con la quale il figlio instaurava un legame più forte era proprio la mamma, a differenza del padre, che era sempre fuori per lavoro. Da questo antico fenomeno culturale si fa risalire l’origine della considerazione che gli uomini sono mammoni.

Ma l’Italia è davvero un Paese di mammoni? Di sicuro, il ‘mammismo’ sembra essere un nuovo problema per le coppie. La cosa su cui, forse, si dovrebbe riflettere è l’incapacità di alcuni uomini di maturare e di saper gestire la propria vita. Se, da un lato, la società in cui viviamo ci spinge a creare una famiglia più tardi rispetto a quanto avveniva nel passato, a causa della mancanza di indipendenza e sicurezza economica, dall’altro è certamente sintomo di un rapporto sbagliato e, forse, di una cattiva educazione impartita da alcuni genitori, in particolare dalla mamma.

In conclusione, dovrebbe essere chiaro che, se da un lato l’uomo sbaglia nell’essere troppo legato alla madre, dall’altro, soprattutto quest’ultima, ha sbagliato qualcosa, in quanto doveva accorgersi in tempo che il suo rapporto con il figlio era estremamente stretto. Un genitore deve essere capace di far maturare i propri figli e renderli autonomi, responsabili e capaci di prendere delle decisioni.

Inoltre dovrebbe saper tagliare il famoso cordone ombelicale che, a volte, non permette al figlio di distinguere l’affetto che prova per la madre da quello che prova per la propria compagna. È un po’ come se questi uomini, che soffrono di ‘mammismo’, siano rimasti intrappolati nel “complesso di Edipo”, che normalmente un bimbo vive quando è piccolo, ma che supera crescendo.

Quindi, prima di pensare di lasciare casa per formare una nuova famiglia con l’anima gemella, accertatevi di essere pronti e abbastanza maturi, per vivere la vostra vita e prima di fare dei bambini riflettete sul fatto che, forse, voi lo siete ancora.

 

 


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