La vittima si chiamava Nunziata Sciavarrello e aveva 80 anni. È stata ritrovata dentro casa con il cranio fracassato. A dare l'allarme, la figlia preoccupata dopo una serie di telefonate rimaste senza risposta. L'arma del delitto non sarebbe ancora stata ritrovata. Al momento, per gli inquirenti, non ci sarebbero altri sospettato
Maletto, fermato il figlio della donna uccisa Il 39enne è stato trovato in stato confusionale
Durante la notte, è stato fermato per omicidio Valentino Saitta, il figlio della signora di 80 anni Nunziata Sciavarrello, che ieri sera è stata trovata con il cranio fracassato nella sua abitazione di Maletto, in via Spatafora nel pieno centro del paese in provincia di Catania. Il 39enne, che in passato è stato sottoposto più volte a un trattamento sanitario obbligatorio, è accusato di aver ucciso l’anziana madre colpendola più volte con un’arma contudente, che non è ancora stata ritrovata. Al momento, sarebbe lui l’unico sospettato perché non ci sarebbero per gli inquirenti, che stanno ancora lavorando, elementi che possano condurre ad altre persone da sospettare.
Disoccupato, celibe e incensurato. L‘uomo è stato bloccato, poco dopo il ritrovamento del cadavere da carabinieri della stazione di Maletto, dentro la stessa abitazione nella quale risiedeva con la madre e nella quale non ci sarebbero segni di effrazione. Portato in caserma è stato interrogato dal sostituto procuratore di Catania che ha emesso nei suoi confronti un fermo per omicidio, eseguito poi dai militari della compagnia di Randazzo. La salma della donna è stata portata all’ospedale Cannizzaro di Catania per l’esame autoptico.
Gli investigatori erano intervenuti nella tarda serata di ieri dopo la segnalazione della figlia della vittima, arrivata verso le 21, che aveva più volte provato a telefonare alla madre senza ricevere risposta dall’anziana madre. È stato il suo allarme a fare trovare il corpo della donna, uccisa con un colpo alla testa. Sul posto erano arrivate le ambulanze del 118 di Bronte e Maletto. Le prime operazioni per i rilievi sulla scena del crimine sono durate fino a tarda notte, intorno alle 2.30. Erano intervenuti anche i carabinieri di Randazzo e di Maletto e il medico legale Giuseppe Ragazzi per una prima ispezione cadaverica.