A presenziare l'incontro con i rappresentanti dei residenti è stato Manfredi Zammataro, presidente della commissione Urbanistica. «Continuiamo a tenere alta l'attenzione, combattendo il fenomeno si può rilanciare il turismo», afferma il consigliere
Malamovida, oggi il tavolo coi comitati cittadini «Tra risse e strade occupate ci sentiamo sequestrati»
«Resta alta la concentrazione sul fenomeno della malamovida. Stiamo dando seguito all’impegno che avevamo preso con i residenti del centro storico e le associazioni di categoria». Riflettori accesi sul centro storico di Catania, dove da mesi i residenti, giunti all’esasperazione, chiedono alla politica di intervenire. E le risposte da parte delle istituzioni non si sono fatte attendere. Sebbene, tuttavia, gli episodi, tra risse e vie occupate da qualche locale con tavoli e sedie e le auto che invadono il centro storico, stentano a diminuire. Manfredi Zammataro, consigliere comunale e presidente della commissione Urbanistica, oggi ha incontrato i comitati cittadini del centro storico catanese. Un appuntamento a Palazzo degli elefanti che è seguito a quello dello scorso 5 novembre con la associazioni di categoria in rappresentanza dei commercianti e, prima ancora, ha visto una rappresentanza di cittadini a confronto con la prefetta Carmela Librizzi.
«Dobbiamo contrastare la degenerazione che il fenomeno ha preso negli ultimi anni – continua Zammataro – Risse, atti di vandalismo e fuochi d’artificio a qualsiasi ora del giorno distruggono la movida di qualità, ovvero chi rispetta i luoghi o i turisti che visitano la città e alloggiano nelle strutture ricettive. Ed è questa la movida che dobbiamo tutelare. La commissione da me preceduta doveva occuparsi di questa tematica, perché gli imprenditori che hanno investito vogliono che si rispettino le regole: per questo motivo stiamo cercando di trovare le ragioni che uniscono sia gli imprenditori che i residenti, per venire incontro a tutti. Nei grandi Paesi, la movida di qualità ha portato importanti risultati all’economia e dobbiamo andare su questa strada».
Dall’altro lato, però. ci sono le ragioni dei cittadini che continuano la loro battaglia contro i comportamenti illeciti che la sera si verificano in centro storico. «Siamo in combattimento da oltre un trentennio, condannati a una vita soggetta a venditori e clienti che non rispettano le regole – afferma un residente – I residenti sono posti a un continuo stress a causa di una movida maleducata, selvaggia e aggressiva che ci costringono ad avere sempre discussioni con gli avventori di pub e locali a causa dell’occupazione incontrollata di portoni, passi carrabili e vie: ci sentiamo sequestrati. Per non parlare delle risse, sia tra ragazzi. Noi chiediamo che, allo stesso modo in cui i cittadini rispettano le regole, queste vengano rispettate da clienti e proprietari». Intanto, nei giorni scorsi i ministri hanno scritto una letta alla ministra dell’Interno Luciana Lamorgese per cercare di trovare una soluzione alla questione movida selvaggia.