La guardia di finanza ha sequestrato società, ville, appartamenti e disponibilità finanziarie di Ferdinando Vinciguerra, imprenditore nel settore dell'ortofrutta ritenuto vicino al clan Santapaola-Ercolano. Nonostante le condanne per rapina, lesioni personali e ricettazione, una delle sue ditte operava all''interno del mercato agroalimentare di Catania
Mafia, sequestro da due milioni a Vinciguerra Già condannato, ma con una ditta al Maas
Quattro imprese operanti nel settore dell’ortofrutta, quote societarie, fabbricati, terreni, immobili e ville tra Mascalucia e Catania, due autoveicoli e disponibilità finanziarie, per un totale di circa due milioni di euro. Sono i beni dell’imprenditore Ferdinando Vinciguerra, secondo gli inquirenti vicino al clan Santapaola-Ercolano, finiti sotto sequestro. L’uomo, nonostante fosse già condannato per rapina, lesioni personali e ricettazione con sentenze passate in giudicato e, in primo grado, per il reato di spaccio continuato di sostanze stupefacenti, gestiva una ditta che operava all’interno del Maas di Catania, il mercato agroalimentare.
In particolare il sequestro – effettuato dai militari della Guardia di finanza su disposizione della Sezione Misure di Prevenzione del Tribunale etneo – ha riguardato cinque immobili: una villa a Mascalucia e quattro appartamenti nel centro di Catania. Secondo gli investigatori, Vinciguerra, grazie alle amicizie con soggetti contigui al clan Santapaola-Ercolano, era riuscito in un caso a esautorare i soci di una società, finendo per imporre l’assunzione dei dipendenti e la sua egemonia. Fatti per cui l’imprenditore è stato rinviato a giudizio per estorsione continuata e aggravata dal metodo mafioso. Le indagini sul patrimonio – condotte dal Nucleo di Polizia Tributaria di Catania, sotto la direzione della Procura della Repubblica – hanno evidenziato la sproporzione tra i redditi dichiarati da Vinciguerra e i beni mobili e immobili da lui posseduti.