Mafia, sequestro a Borgo Vecchio Un patrimonio da 850 mila euro

Beni per un valore complessivo di 850 mila euro sono stati sequestrati a Palermo nell’ambito di un’operazione congiunta del nucleo investigativo dei carabinieri e dal Gico della Guardia di Finanza. Il sequestro, finalizzato alla confisca, ha interessato una ditta di somministrazione di alimenti e bevande con relativo complesso di beni aziendali denominata “Le Bibite di Ale 91”, in via Ettore XImenes 19, tre appartamenti di cui uno in via Ximenes e due in vicolo Scalici, un magazzino in vicolo Scalici, quattro veicoli di cui una Smart, una Fiat 500  e due Honda SH e 12 rapporti bancari. 

Il provvedimento, emesso dal Tribunale di Palermo – Sezione Misure di prevenzione su richiesta della Procura della Repubblica, è stato eseguito nei confronti di Maurizio Pecoraro, 51 anni. Secondo le indagini, l’uomo sarebbe considerato il custode della cassa della famiglia mafiosa di Borgo Vecchio, retta in quel momento da Tommaso Di Giovanni. Pecoraro era stato arrestato a dicembre del 2011 nell’operazione antimafia Pedro. Adesso è libero.


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Il provvedimento ha riguardato Maurizio Pecoraro, 51 anni, ritenuto dagli investigatori il "cassiere" dei beni riconducibili a Maurizio Pecoraro, arrestato nel 2011 nell'ambito dell'operazione antimafia "Pedro" e poi scarcerato. I sigili sono scattati per il bar "Le Bibite di Ale 91", tre appartamenti e un magazzino tutti nel capoluogo siciliano, quattro veicoli e 12 rapporti bancari

Il provvedimento ha riguardato Maurizio Pecoraro, 51 anni, ritenuto dagli investigatori il "cassiere" dei beni riconducibili a Maurizio Pecoraro, arrestato nel 2011 nell'ambito dell'operazione antimafia "Pedro" e poi scarcerato. I sigili sono scattati per il bar "Le Bibite di Ale 91", tre appartamenti e un magazzino tutti nel capoluogo siciliano, quattro veicoli e 12 rapporti bancari

Il provvedimento ha riguardato Maurizio Pecoraro, 51 anni, ritenuto dagli investigatori il "cassiere" dei beni riconducibili a Maurizio Pecoraro, arrestato nel 2011 nell'ambito dell'operazione antimafia "Pedro" e poi scarcerato. I sigili sono scattati per il bar "Le Bibite di Ale 91", tre appartamenti e un magazzino tutti nel capoluogo siciliano, quattro veicoli e 12 rapporti bancari

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