Una piazza di spaccio capace di fruttare decine di migliaia di euro al giorno. È quella individuata dagli investigatori in via Stella polare, a San Cristoforo. Secondo le dichiarazioni dei pentiti, farebbe capo a Salvatore Nizza, fratello del latitante Andrea. Guarda foto e video, leggi l'elenco degli arrestati
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Ventinove ordinanze di custodia cautelare in carcere, 200 carabinieri impegnati, oltre un centinaio di perquisizioni. Sono i numeri dell’operazione antidroga Polaris, in corso dalle prime ore di questa mattina nel quartiere popolare di San Cristoforo, nel pieno centro storico della città. Gli indagati sono accusati di associazione a delinquere finalizzata al traffico e allo spaccio di sostanze stupefacenti, con l’aggravante di avere agevolato la famiglia mafiosa Santapaola-Ercolano. Si tratterebbe di uomini che fanno capo al gruppo dei Nizza, capeggiati dal Andrea Nizza, pericoloso latitante, sfuggito all’arresto a dicembre 2014 e da allora ricercato.
Nel rione considerato il «fortino della droga» da questa mattina c’è un via vai di mezzi delle forze dell’ordine. L’indagine, coordinata dalla direzione distrettuale antimafia, prende il nome dalla piazza di spaccio di via Stella polare. Una delle più fiorenti del territorio etneo. L’inchiesta riguarda l’arco temporale che va dall’ottobre 2014 a marzo 2015: non solo intercettazioni e pedinamenti, ma anche dichiarazioni di collaboratori di giustizia. Sarebbero stati i pentiti a sostenere che la droga di via Stella polare sarebbe affare di Salvatore Nizza, fratello di Andrea. Gli inquirenti hanno ricostruito le gerarchie del gruppo, i metodi di gestione e le modalità di approvvigionamento e vendita degli stupefacenti.
Quella fotografata dagli investigatori sarebbe «un’organizzazione stabile e collaudata – si legge in una nota della procura contraddistinta dall’avvincendamento di gruppi di soggetti sulla base di turni prestabiliti». C’erano poi i ruoli diversi: vedette, pusher, rifornitori, responsabili del turno. «Un traffico senza soluzione di continuità», dicono i magistrati. I proventi giornalieri sono stimati in alcune decine di migliaia di euro.
Di seguito l’elenco degli arrestati:
Kevin Bonfiglio, classe 1993, già detenuto nel carcere di Giarre;
Antonino Castelli, classe 1987, già detenuto nel carcere di Siracusa;
Francesco Conte, classe 1983;
Ignazio Cusmano, classe 1994;
Francesco D’Agata, classe 1975;
Luigi Orazio Di Bella, classe 1993;
Rosario Grillo, classe 1993;
Gaetano Litrico, classe 1973;
Girolamo Danilo Marsiglione, classe 1987;
Salvatore Nizza, classe 1972;
Dario Nizza, classe 1993;
Giuseppe Davide Pastura, classe 1994;
Francesco Raccuglia, classe 1986;
Antonio Raineri, classe 1993;
Claudio Rapisarda, classe 1983, già detenuto nel carcere di Noto;
Bernardo Russo, classe 1993;
Salvatore Mario Saitta, classe 1982;
Domenico Walter Sorrentino, classe 1994;
Salvatore Stabile, classe 1994;
Antonino Salvatore Stagno, classe 1981;
Damiano Torrisi, classe 1988;
Giovanni Tomaselli, classe 1987;
Marco Verona, classe 1993, già detenuto nel carcere di piazza Lanza;
Giuseppe Vinciguerra, classe 1988;
Giovanni Magrì, classe 1994, agli arresti domiciliari;
Alfio Minnella, classe 1987, agli arresti domiciliari;
Giuseppe Napoli, classe 1980, agli arresti domiciliari;
Rosario Noè, classe 1991, agli arresti domiciliari;
Andrea Rubera, classe 1992, agli arresti domiciliari.