Mafia e politica, in manette candidato Foza Italia a Palermo L’accordo con il costruttore che favorì latitanza di Totò Riina

Avrebbe stretto un patto con i boss dell’Uditore, i costruttori Sansone la cui storia è legata a Totò Riina, per riuscire a essere eletto al Consiglio comunale di Palermo. Questa la gravissima accusa Pietro Polizzi, ex consigliere provinciale e attualmente in lista con Forza Italia. L’arresto è avvenuto a pochi giorni dal voto nel capoluogo regionale, dove il centrodestra candida Roberto Lagalla come sindaco. 

Oltre a Polizzi, è finito in carcere anche Agostino Sansone, fratello di Gaetano, il proprietario della villa di via Bernini in cui Riina passò gli ultimi mesi prima dell’arresto nel 1993. Arrestato anche un collaboratore di Sansone. A carico di Polizzi ci sarebbero diverse intercettazioni da cui emergerebbe il patto criminale stipulato da Polizzi. Il 10 maggio, inoltre, Polizzi e Sansone si sarebbero incontrati.

Redazione

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