I provvedimenti - uno emesso dal tribunale, l'altro dalla procura e poi convalidato dal gip - sono stati eseguito dai militari del Gico della finanza. Interessate società con sede a Catania, al Nord e all'estero
Mafia e carburanti, sigilli ad altre ditte dei Siverino Dietro le imprese sempre interessi del clan Laudani
Nuovo colpo della Dda di Catania agli affari illeciti del clan Scalisi nel settore del commercio di carburanti. A febbraio erano stati arrestati Salvatore Calcagno – nipote del boss Pippo Scarvaglieri, che ad Adrano rappresenta i Laudani – e Antonio e Francesco Siverino, il primo dei quali conosciuto come Antonio u miliardariu. I finanzieri del Gico con la collaborazione del Servizio centrale investigazione criminalità organizzata (Scico) hanno eseguito due provvedimenti di sequestro emessi uno dal tribunale e l’altro, d’urgenza, dalla stessa procura etnea.
Nel mirino sono finite altre società che erano nell’orbita degli Scalisi, con sedi a Catania, nel Nord e anche in Bulgaria. I sigilli sono stati posti alle società La Nuova Group srls, Express srls, Immobiliare International srls, Petrol Group srl, e poi ancora AB Logistica srls, Prima Logisti e r. Nel complesso il valore dei beni sequestrati è di circa 12 milioni di euro.