L’opposizione delle «persone offese» alla richiesta di nuova archiviazione, che era stata formulata dalla Procura di Palermo, è stata dichiarata inammissibile. Per questo motivo, il gip del Tribunale del capoluogo siciliano ha archiviato l’indagine sull’omicidio Domino, che aveva 11 anni quando venne assassinato, il 7 ottobre del 1986. Non passa dunque la tesi dell’avvocato Antonio Ingroia […]
Mafia: di nuovo archiviata l’inchiesta su omicidio Domino
L’opposizione delle «persone offese» alla richiesta di nuova archiviazione, che era stata formulata dalla Procura di Palermo, è stata dichiarata inammissibile. Per questo motivo, il gip del Tribunale del capoluogo siciliano ha archiviato l’indagine sull’omicidio Domino, che aveva 11 anni quando venne assassinato, il 7 ottobre del 1986. Non passa dunque la tesi dell’avvocato Antonio Ingroia (ex procuratore aggiunto a Palermo), legale di Ninni Domino e Graziella Accetta, genitori di Claudio. L’inchiesta era stata riaperta nel 2021, quando alcuni pentiti avevano chiamato in causa Faccia da mostro, l’ex poliziotto Giovanni Aiello, allora morto da alcuni anni.
Il contesto sarebbe stato quello di un’azione contro il padre del bambino, titolare di due imprese di pulizie. Domino padre aveva un appalto anche nell’aula bunker del carcere Ucciardone, dove era in corso il primo maxiprocesso contro la mafia. Proprio gli imputati del maxi fecero una clamorosa dissociazione dal terribile omicidio Domino: Giovanni Bontade, fratello di Stefano, ucciso nel 1981 e poi a sua volta assassinato nel 1988, parlò di noi, pronome che ammetteva l’esistenza dell’associazione mafiosa, sempre strenuamente negata da boss e picciotti. Il piccolo Claudio fu ucciso in strada mentre giocava con un coetaneo, da un killer arrivato in moto, in via Fattori, nel quartiere San Lorenzo.