Mafia, agguato a Librino Muore esponente del clan Mazzei

Ancora un omicidio di mafia a Catania. E’ stato ucciso a Librino Rosario Sciuto, 48 anni, esponente del clan Mazzei, alleato della famiglia Santapaola. Ieri sera l’uomo è stato raggiunto da cinque colpi di pistola nell’androne del palazzo di viale Moncada dove abita la compagna e che stava raggiungendo. Condannato nel 2007 per associazione mafiosa – sentenza confermata in appello nel 2009 -, Sciuto era stato scarcerato tre anni fa e adesso si trovava in libertà vigilata. Già nel 1999 era scampato a un agguato, per una faida interna al clan. Un episodio, quello della sua morte, che si incastra nel puzzle di blitz della polizia – l’ultimo martedì scorso – e di indagini della magistratura che si susseguono da settimane a Librino soprattutto dopo l’arresto lo scorso 26 ottobre del capo indiscusso della criminalità organizzata nel quartiere, Giovanni Arena, legato tramite il gruppo Sciuto-Tigna al clan Cappello, rivale dei Santapaola.

Il titolare del fascicolo, il magistrato della dda etnea Lucio Setola, preferisce non parlare ma, secondo fonti interne alla procura, l’omicidio di Rosario Sciuto al momento non avrebbe nulla a che vedere con la nuova spartizione del potere nella zona. La vittima abitava e lavorava a Librino (gestiva un negozio di articoli per la casa) ma era legata ai Mazzei, che non hanno mai avuto grossi interessi nel quartiere. E che quindi, nonostante l’arresto di Arena e il vuoto di potere che ha creato, sembra essere fuori dai giochi. L’ipotesi più probabile quindi rimane quella che agli Arena si sostituiscano gli storici rivali della famiglia Nizza, anch’essa affiliata ai Santapaola.

Una cosca, infatti, quella dei Mazzei, che domina in altre zone di Catania, come San Cristoforo e San Giorgio. E che in passato ha subito diverse faide interne. Come quella, alla fine del 1999, tra il gruppo di Misterbianco-Lineri e quello di Catania. L’11 novembre un agguato in via Lenin, a Lineri, fa rischiare la vita a Orazio Coppola, esponente del primo gruppo. Una settimana dopo arriva la risposta, con il tentato omicidio di Rosario Sciuto in una sala giochi di viale Catagnola a Librino. In quell’occasione, l’uomo riesce a salvarsi riparandosi dietro alla porta di un bagno. Ieri, in viale Moncada, si trovava accanto a un ascensore, che stavolta però non è servito a evitargli la morte.


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Rosario Sciuto è stato raggiunto ieri sera da cinque colpi di pistola nell'androne di un palazzo di viale Moncada. Già nel 1999 aveva rischiato di essere ucciso per una faida interna al suo clan, alleato dei Santapaola. Un omicidio che per gli investigatori al momento non è riconducibile alla nuova spartizione del potere dopo l'arresto del boss Giovanni Arena

Rosario Sciuto è stato raggiunto ieri sera da cinque colpi di pistola nell'androne di un palazzo di viale Moncada. Già nel 1999 aveva rischiato di essere ucciso per una faida interna al suo clan, alleato dei Santapaola. Un omicidio che per gli investigatori al momento non è riconducibile alla nuova spartizione del potere dopo l'arresto del boss Giovanni Arena

Rosario Sciuto è stato raggiunto ieri sera da cinque colpi di pistola nell'androne di un palazzo di viale Moncada. Già nel 1999 aveva rischiato di essere ucciso per una faida interna al suo clan, alleato dei Santapaola. Un omicidio che per gli investigatori al momento non è riconducibile alla nuova spartizione del potere dopo l'arresto del boss Giovanni Arena

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