Breve assemblea delle maestranze del teatro Massimo Bellini di Catania questa mattina. I 28 lavoratori che insieme con i componenti dell’orchestra permettono lo svolgimento degli spettacoli del teatro etneo sono preoccupati per il loro futuro contrattuale. Dopo anni di precariato dovrebbero essere assunti definitivamente, ma non solo al momento si ritrovano disoccupati, la possibilità di assunzione è legata alla disponibilità economica che avrà l’ente e che a sua volta è stata decisa dalla Regione con la legge finanziaria approvata pochi giorni fa. L’ammontare però non si conosce e così il futuro rimane incerto. «Non abbiamo ancora contezza di ciò che aspetta questi lavoratori nonostante avrebbero tutto il diritto di essere assunti a tempo indeterminato dopo tanti anni di servizio. Non sappiamo neanche quanti soldi arriveranno», afferma Antonio Santonocito, dirigente sindacale Confsal.

Questa mattina, dunque, si sono di nuovo riuniti per manifestare la loro preoccupazione. L’assemblea è durata poco però, perché i lavoratori hanno deciso di fidarsi delle parole del vicepresidente del teatro, Arald Bonura, il quale ha inviato proprio questa mattina una email in proposito rompendo il silenzio istituzionale che ha caratterizzato i giorni scorsi.
«Ci ha fatto sapere tramite email che dopo questo periodo di vacanze chiederà al sovrintendente una riunione per risolvere il problema una volta per tutte, anche perché a settembre si terranno già i primi concerti», afferma Santonocito.

Nulla di concreto, dunque, ma anche solo un annuncio di una riunione a fine mese tranquillizza i lavoratori che quindi hanno deciso di tornare a casa. «Bonura si è dimostrato una persona seria fino adesso e quindi ci fidiamo della sua parola», afferma uno dei lavoratori, Salvo Agosta. «Non abbassiamo la guardia però, – aggiunge – aspettiamo vigilando e se a settembre non cambierà qualcosa per noi siamo pronti alla guerra», conclude.