Mentre è ancora in corso la trattativa di vendita del marchio nei giorni scorsi, tuttavia, le parti hanno avuto un confronto chiarificatore. L’intento è quello di tornare a dare il giusto rilievo all’evento, che ha anche un grande valore culturale, salvaguardandone le origini e la tradizione
Madonie, il futuro della Targa Florio resta la Sicilia Intesa Comitato-Aci per percorso di collaborazione
Nessun pericolo per la gara automobilistica tra le più antiche al mondo: la Targa Florio resta in Sicilia e riparte dal proprio prestigio storico. È quanto emerso dall’incontro tra il Comitato Pro Targa Madonie e il presidente di Aci Italia Sticchi Damiani, dopo le dichiarazioni preoccupanti dello scorso mese. Aci Italia infatti, si era defilata dall’organizzazione della gara di rally prevista regolarmente per il mese di maggio 2019. È ancora in corso la trattativa di vendita del marchio Targa Florio, attualmente di proprietà di Aci Palermo; ad acquisirlo sarebbe proprio l’ente di Damiani ma l’Advisor non si è ancora espresso sulle valutazioni del marchio.
Il cambio proprietà aveva alimentato timori anche in relazione alla storica sede di svolgimento della gara, le Madonie, destando tra le istituzioni e nel Comitato Pro Targa Madonie diverse preoccupazioni. Nei giorni scorsi tuttavia, le parti hanno avuto un confronto chiarificatore e proficuo proprio sul futuro della blasonata competizione siciliana. L’intento dichiarato è quello di tornare a dare il giusto rilievo all’evento, che ha anche un grande valore culturale, salvaguardandone le origini, la tradizione e l’allocazione.
A togliere ogni dubbio le dichiarazioni dello stesso Damiani sul Giornale di Sicilia: «La Targa Florio rimarrà in Sicilia e nelle Madonie. L’Aci ha investito milioni di euro con amore e passione per rilanciarla e portarla al top degli eventi motoristici italiani. Spostarla dai luoghi dove è nata sarebbe come volerla ammazzare. Sarebbe come voler portare la 24 Ore di Le Mans a Parigi. Una cosa inimmaginabile».
«Si vuole intraprendere un percorso che restituisca splendore alla Targa Florio, secondo il volere del suo ideatore, Vincenzo Florio, che creò la competizione nel 1905 – si legge invece nel comunicato del Comitato Pro Targa – Nasce quindi, una sinergia d’intenti tra i vertici Aci ed il comitato territoriale – si legge nel comunicato – Questo rassicura profondamente in merito alle legittime aspettative formulate dai territori e risulta di buon auspicio, in ordine ad una futura collaborazione concreta, nella realizzazione dell’evento con le istituzioni e gli organismi locali».
Il presidente di Aci Palermo, Angelo Pizzuto, conferma l’iscrizione della edizione numero 103 della Targa in calendario per i giorni 9-12 maggio 2019 e rassicura anche circa gli aspetti economici, grazie anche al ritrovato contributo da parte della Regione Sicilia degli ultimi anni.