Le sue originali camice colorate, il suo atteggiamento sopra le righe e la comicità del cabarettista siciliano sono una presenza di successo nel programma di Teo Mammucari su Italia 1. «Non mi aspettavo affatto che mi richiamassero. Quando sento imitare il mio “ahhhhhhhhh”, la soddisfazione è totale»
L’urlo di Carlo Kaneba arriva a Cultura moderna «Mi manca solo di recitare in un cinepanettone»
Amatissimo per le sue originali camice colorate e capace di far ridere e sorridere grandi e piccini: Carlo Kaneba, fiore all’occhiello del programma televisivo siciliano Insieme, approda su Italia 1, al fianco di Teo Mammucari nella nuova edizione di Cultura Moderna.
Un passo importante quello di arrivare sulle reti nazionali, ma non è la sua prima volta: già nel 2006 è stato uno degli inviati di Striscia la notizia, sempre sotto la guida attenta di Antonio Ricci, con il quale Carlo è felicissimo di tornare a lavorare: «Non mi aspettavo affatto che mi richiamassero dopo tanti anni, sono rimasto sorpreso ed entusiasta al tempo stesso che abbiano pensato a me per questo ruolo, è stato come ritrovare una famiglia».
Ma perché hanno voluto proprio Kaneba? «Perché ho lasciato un buon ricordo, credo. E poi perché impazziscono per il mio “urlo”. Hanno voluto mettermi alla prova dopo la mia assenza e sono contento di aver soddisfatto le loro aspettative. Trovarmi fianco a fianco ad un grande come Antonio Ricci durante la conferenza stampa è stato molto emozionante».
Un nuovo programma, ma soprattutto una nuova sfida per il comico etneo, abituato al contatto diretto con un pubblico, quello siciliano, che lo conosce e lo stima da tanti anni. «In televisione, a quei livelli è tutto più difficile: i ritmi sono più serrati, il pubblico non mi conosce, ho meno di un ora per conquistarlo ad ogni puntata, ma quando poi lo sento ridere, o imitare con gioia il mio “ahhhhhhhhh”, la soddisfazione è totale».
Kaneba in tanti anni di carriera ha collezionato esperienze in quasi tutti i settori dello spettacolo: radio, televisione, teatro, musica, «mi manca solo di recitare in un cinepanettone» dice ridendo, «mi piacerebbe molto prendervi parte; per non parlare poi di registi del calibro di Giuseppe Tornatore o Pupi Avati: fare anche solo un cameo in un loro film sarebbe la realizzazione di un sogno».
E del suo ultimo progetto televisivo locale, Cucina che vai Kaneba che trovi, che lo ha visto protagonista nelle cucine siciliane negli ultimi anni, dice: «Amo tanto la cucina, soprattutto quella fatta a mio modo. Non è solo insegnare una ricetta agli spettatori, è prepararla con loro e farli ridere nel frattempo. È un’idea che ho portato avanti con gioia e che in futuro mi piacerebbe riprendere, anche con una formula nuova, chi lo sa?»