La rimozione della struttura in cemento armato nel tratto di strada che va dall'istituto Nautico a piazza Mancini Battaglia non trova favorevoli i consiglieri di opposizione. «Quei blocchi sono stati messi nel 2010 per decisione di Raffaele Stancanelli proprio perché quel punto era diventato molto rischioso e c'erano stati anche incidenti mortali», spiega Manlio Messina, di Area centro destra, che chiede l'immediato ripristino della barriera
Lungomare, opposizione vuole spartitraffico «Preferiscono l’estetica alla sicurezza»
«Prima di riempire gli occhi dei catanesi sarebbe meglio garantire la loro sicurezza». L’opposizione in Consiglio comunale va all’attacco sulla scelta dell’amministrazione di eliminare lo spartitraffico in piazza Mancini Battaglia, alla fine del Lungomare in direzione Ognina, presentando un ordine del giorno a sindaco e giunta. «Quei blocchi di cemento sono stati messi nel 2010 per decisione di Raffaele Stancanelli proprio perché quel punto era diventato molto rischioso e c’erano stati anche incidenti mortali», spiega Manlio Messina, consigliere di Area centro destra.
Quello che proprio non va giù sono i motivi alla base della scelta. «Si tratta di un intervento fortemente voluto dal sindaco Enzo Bianco perché di una bruttura inaudita. Roba da terzo mondo», ha affermato lassessore ai Lavori pubblici Luigi Bosco. Un problema di estetica dunque. L’alternativa proposta dall’amministrazione – riduzione dei limiti di velocità e autovelox – secondo l’opposizione non incide sui pericoli. «Il problema non è la velocità, ma le inversioni di carreggiata», spiega Messina. E a peggiorare le cose contribuisce la presenza da un lato dell’istituto Nautico, dall’altro del porticciolo. «Una mamma, che è anche rappresentante dei genitori nella scuola, mi ha chiamato per esprimere la preoccupazione dei genitori, terrorizzati dal fatto che molti ragazzi sui motorini hanno l’abitudine a fare inversione. Già succede nel tratto di lungomare dove non c’è lo spartitraffico», continua Messina.
L’opposizione chiede dunque l’immediato ripristino dei blocchi. «Se il problema è la bellezza dei blocchi di cemento si può trovare una soluzione alternativa, non certo eliminarli. Su questo siamo pronti a portare avanti una dura battaglia», conclude il consigliere.