Lumia & Crocetta vogliono i manager della sanità prima dell’elezione di Renzi a segretario del PD

COSA CI STA PREPARANDO LA POLITICA SICILIANA TRA LE CORSIE DEGLI OSPEDALI E NELLE ASP? ‘FRITTTURA ALLA ROSARIO E LUCIA’ CON UN CONTORNO DI ‘INSALATA’ ALLA DI GIACOMO…

Tutti i giornali on line di oggi sono pieni dei 76 ‘fortunati’ dai quali, bene o male, il Governo di Rosario Crocetta (e del senatore Giuseppe Lumia) dovrebbero scegliere, almeno in buona parte, i 17 direttori generali delle Aziende ospedaliere (compresi i Policlinici universitari) e delle Aziende sanitarie provinciali (Asp). In questo articolo cercheremo di ipotizzare il perché il Governo regionale ha impresso un’accelerazione alla nomina di

Rosario Crocetta, foto di Gabriele Bonafede

questi manager, o presunti tali, della sanità.
Domenica prossima – cioè tra due giorni – Matteo Renzi, a meno di colpi di scena, dovrebbe essere eletto segretario nazionale del PD. Il senatore Giuseppe Lumia e il governatore Crocetta, due mesi fa, sono saltati sul carro del probabile vincitore. Una mossa azzeccata che solo il leader dei renziani siciliani, il piuttosto ingenuo Davide Faraone, non ha capito.
Infatti, ‘imbarcando Crocetta’, i seguaci siciliani del Sindaco di Firenze si sono sputtanati. Mentre Lumia esibisce, già da settimane, il ‘cartellino’ del vincitore.
Questa mossa ha dato lustro e forza a Lumia. Ma ha allontanato un sacco di militanti e di simpatizzanti siciliani da Renzi. Migliaia di persone che hanno toccato con mano la pressoché totale incapacità di Crocetta e Lumia nel governare la Sicilia. Questo spiega perché, tra due giorni, almeno in Sicilia, Renzi prenderà una bella batosta. Chi ha guadagnato a causa di questa mossa sbagliata di Faraone sono Cuperlo (soprattutto), ma anche Civati.

Lumia, com’è nel suo stile, in queste primarie del PD ha fatto il doppio gioco. Lui si è posizionato tra i renziani con la speranza – a nostra avviso vana – di intercettare non tanto la candidatura alle europee (quella gliela daranno), quanto i voti dei renziani siciliani (che non avrà mai).
A metà percorso, quando si è accorto che in Italia vincerà Renzi, ma che in Sicilia vincerà Cuperlo, Lumia ha provato a schierare Crocetta con lo stesso Cuperlo: uno di qua e uno di là, come nella migliore tradizione trasformista…
Cuperlo era convinto di avere tirato dalla propria parte il presidente della Regione siciliana. Ma Crocetta, che oltre a non avere minimanente idea di come si governa una Regione, anche nei giochi interni al PD è più confuso che persuaso. E, all’ultimo minuto, ha mollato Cuperlo.
Morale Lumia e Crocetta, oltre ad avere incasinato la Regione siciliana, si sono auto-incasinati all’interno del PD, dove ormai vengono giudicati come inaffidabili e incapaci di governare.
‘Sgamati’ su tutti i fronti, dopo aver portato la Sicilia allo sbando, con l’aggravante di aver consegnato l’economia della nostra Isola a un personaggio – l’assessore Luca Bianchi – che sta cercando in tutti i modi di penalizzare imprese e famiglie siciliane per favore le burocrazie ministeriali, Lumia e Crocetta hanno deciso di prendersi tutti i manager della sanità, tenendosi buoni, bene o male, ‘pezzi’ del PD siciliano (per esempio, Antonello Cracolici e il presidente della Commissione Sanità, Pippo Di Giacomo).
Tra due giorni, quando Renzi sarà segretario e chiederà il ‘conto’ a Lumia e Crocetta (posti nella sanità e nella Giunta), almeno nella sanità il futuro segretario nazionale del PD troverà la ‘minestra impiattata’.
Avendo intuito di non essere considerati più credibili all’interno del PD siciliano e anche nazionale, Lumia e Crocetta giocano la carta della forza: una forza che, in realtà, è una manifestazione di debolezza.
In altre parole, il senatore e il presidente della Regione si giocano l’ultima carta che hanno a disposizione: siccome i parlamentari dell’Ars non vogliono perdere i 20 mila euro al mese (i grandi ‘valori’ della politica siciliana…), Crocetta rimarrà presidente di una Regione che ormai è un ‘bordello sociale’. Con l’illusione che tenendo quante più poltrone possibili conserveranno potere e consenso.
Un’illusione, perché con una nuova legge elettorale che presupporrà anche un po’ di consenso personale, Lumia e Crocetta sono destinati alla pensione politica…


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