Al fine di ridurre il fenomeno della ludopatia il sindaco di Monreale Alberto Arcidiacono stamane ha siglato una ordinanza sindacale che limita gli orari di apertura e chiusura delle sale gioco del territorio. La decisione scaturisce da un allarme emerso a seguito della pubblicazione del rapporto annuale dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli sui dati […]
Ludopatia, sindaco Monreale limita orari apertura sale giochi
Al fine di ridurre il fenomeno della ludopatia il sindaco di Monreale Alberto Arcidiacono stamane ha siglato una ordinanza sindacale che limita gli orari di apertura e chiusura delle sale gioco del territorio. La decisione scaturisce da un allarme emerso a seguito della pubblicazione del rapporto annuale dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli sui dati della spesa degli italiani per i giochi, nel 2018, dove emerge che per il territorio comunale di Monreale, in un anno sono stati spesi per giochi e scommesse quasi 20 milioni di euro.
L’iniziativa del primo cittadino è volta a tutelare la salute pubblica e il benessere della collettività e in particolar modo a proteggere i soggetti piu’ vulnerabili e soprattutto i minori, dal gioco d’azzardo. Il provvedimento tiene conto di una sentenza della Corte Costituzionale in base alla quale l’amministratore può disciplinare gli orari delle sale giochi e degli esercizi nei quali siano installate apparecchiature per esigenze di tutela della salute e della quiete pubblica. L’orario massimo di funzionamento degli apparecchi collocati negli esercizi commerciali è fissato su tutto il territorio comunale dalle ore 09,00 alle ore 11,00 e dalle ore 18,00 alle ore 23,00 di tutti i giorni, festivi compresi, con l’obbligo, nel caso di esercizi autorizzati di comunicare al Comune l’orario praticato.
Per motivi inerenti la sicurezza urbana e la quiete pubblica, potranno essere determinati, con apposito provvedimento, orari di apertura diversi da quelli sopra definiti, sia per le sale giochi che per il funzionamento degli apparecchi di intrattenimento. La violazione delle disposizioni contenute nell’ordinanza prevedono sanzioni pecuniarie e il ritiro della licenza.