L’Udc siciliana ed Ennio Flaiano: “La situazione è grave ma non seria…”

IL PARTITO DI CASINI E D’ALIA SI GODE GLI ULTIMI ‘SCAMPOLI’ PRIMA DELLA TEMPESTA DELLE ELEZIONI EUROPEE. INTANTO D’ALIA E COMPAGNI SI TENGONO LE POLTRONE NEL GOVERNO CROCETTA E COME FINISCE SI RACCONTA

Non siamo un Partito di centrosinistra, ma in Sicilia ci teniamo le poltrone del Governo di Rosario Crocetta con la speranza di non naufragare alle elezioni europee insieme ai disperati del Nuovo centrodestra di Angelino Alfano.

Questo, in estrema sintesi, il ‘succo concentrato’ del Comitato regionale dell’Unione di Centro della Sicilia, al secolo Udc.

Ovviamente, il comunicato stampa e il documento politico abbondano di parole rifondanti e formule in ‘politichese’.

Ecco a voi il comunicato dell’Udc siciliana:

“Il Comitato regionale “esprime apprezzamento al Presidente dell’Assemblea regionale siciliana, on. Giovanni Ardizzone, per l’impegno e il rigore con cui ha condotto fino ad oggi i lavori d’Aula che certamente non mancheranno nei prossimi passaggi delicati dell’attività legislativa (in realtà, Ardizzone ha combinato un mezzo casino: forzando il regolamento d’Aula ha fatto riscrivere dagli uffici dell’Ars, insieme agli uffici del Commissario dello Stato la legge sulla ‘presunta riforma delle Province: una legge che fa solo ridere, visto che, senza un secondo passaggio legislativo, è solo fumo ndr)”-

Questa parte potete anche saltarla perché è un bla bla bla: il Comitato regionale dell’Udc “rileva, dopo il primo anno di governo Crocetta, la necessità e l’urgenza di aprire una fase nuova, con un nuovo esecutivo di alto profilo politico per affrontare i problemi della Regione, da condividere con l’attuale coalizione di governo e con un programma aperto alle istanze rappresentate dalle forze sociali ed economiche”.

Questa invece è una parte importante: “Ribadisce che l’Udc, pur non essendo un partito di centrosinistra, considera il patto originario con il Partito Democratico e Rosario Crocetta l’orizzonte politico entro il quale la giunta regionale dovrà muoversi”. Della serie: non siamo a sinistra, ma ormai ci siamo ‘imbordellati’ con PD e Crocetta che non fanno altro che accapigliarsi: ma vista l’incertezza che c’è ci teniamo due assessorati e come finisce alle elezioni europee si racconta.

Anche questo è un passaggio degno di nota: “Sottolinea che non ha preclusioni o veti alla partecipazione al governo regionale di movimenti non presenti alle elezioni regionali ma nati all’Ars, a patto che questi sostengano con lealtà il cronoprogramma di riforme che sarà alla base del nuovo esecutivo”. Il messaggio è a Crocetta: ‘imbarca’ pure i ‘mercenari’ – che peraltro provengono tutti dalle nostre file – ma sta attento perché, come hanno venduto noi, questi vendono pure te…

Questa parte è la solita solfa: “Approva e assume il documento “Impegno Sicilia” come contributo per affrontare le emergenze della Regione” e bla bla bla.

Altre chiacchiere ‘solenni’: “Invita i propri dirigenti, il Presidente Crocetta e tutte le forze politiche ad assumersi tutte le responsabilità di fronte alla situazione che si è determinata per consentire alla Sicilia di affrontare le emergenze sociali ed economiche. Chiediamo quindi al Presidente Crocetta e ai partners della coalizione di firmare un contratto di coalizione che indichi obiettivi, tempi e modalità dell’agenda di governo”.

Parole che debbono ‘colpire il cuore di chi litiga da mesi per le poltrone…

Di seguito le “proposte programmatiche dell’Udc per far ripartire la Sicilia”

Si parte in stile Gabriele D’Annunzio a Fiume: “Ci sono momenti in cui chi ha la responsabilità della guida è chiamato a un duplice impegno: quello della franchezza totale e insieme dell’indicazione di una proposta”.

Qui esagerano: “Crediamo che in questo momento così delicato e alla luce del patto elettorale che lega il Partito Democratico e l’Unione di Centro e che ha consentito l’elezione alla Presidenza della Regione di Rosario Crocetta ci si debba assumere la responsabilità di fare alla Sicilia una proposta programmatica seria, al fine di aprire una fase nuova”. Chiedere alla politica siciliana di fare qualcosa di “serio” ci sembra troppo…

“La situazione nella quale ci troviamo richiede l’energia e la forza di un cambiamento radicale che abbia tempi certi”.

Insomma, per dirla con Ennio Flaiano, “la situazione è grave ma non seria” (pensate a Crocetta e al PD che si contendono le poltrone e questa frase vi apparirà chiara).

Per l’Udc, il “cambiamento” è sintetizzabile in questi punti programmatici:

“Rilancio dell’autonomia speciale in termini di maggiore assunzione di responsabilità nel contesto della revisione del Titolo V” (la prima modifica non gli è vastata: ne vogliono una seconda…).

“Approvazione di una manovra di bilancio che abbia come unico obiettivo il risanamento dei conti pubblici e tenga conto delle osservazioni del Commissario dello Stato. E’ l’unico modo per evitare il default che non è più solo uno spauracchio, ma un pericolo concreto”. Questo ci sembra un passaggio serio: ma non c’è una risposta a chi è rimasto senza risorse finanziarie.

“Pagamento dei debiti della Pubblica Amministrazione per immettere risorse nell’economia reale siciliana in crisi e condizioni asfissia e senza indebitare la Regione”. Manca la spiegazione sul come fare. In ogni caso è un passaggio positivo, perché sembra un “no” al mutuo ‘ascaro e truffaldo’ da un miliardo di euro.

“Istituzione di una cabina di regia politica, snella e ben funzionante, centralizzata, su tutta la programmazione comunitaria 2014-2020. Un disegno di legge di accompagnamento che semplifichi i percorsi amministrativi e definisca bene tempi e responsabilità”. Proposta ragionevole: perfettamente d’accordo.

“Approvazione del ddl di semplificazione per sburocratizzare la Regione siciliana e piena attuazione del decreto 101 per superare definitivamente il precariato”. Da chiarire.

“Riempire di contenuti’ la legge sui liberi consorzi e le aree metropolitane, chiarendo quali funzioni trasferire e organizzando un percorso per rendere veramente efficiente e vicina ai cittadini l’amministrazione”. Da chiarire.

“Trasparenza totale nella sanità, dalla scelta dei manager all’organizzazione dei beni e dei servizi. E’ necessario incentivare primariamente l’offerta sanitaria pubblica e in un secondo momento quella privata di qualità”. Da chiarire.

“Nuovo piano strategico per il turismo che superi l’attuale debolezza del settore”. Chiacchiere.

“Piano per intercettare i 6,2 miliardi di fondi europei del 2007/2013 che il governo nazionale ha riprogrammato e che in massima parte sono destinati al Sud anche per la riqualificazione e crescita del capitale umano nonché interventi per incentivare l’occupazione giovanile”. Chiacchiere.

“Piano per la valorizzazione in ottica euromediterranea della partecipazione della Sicilia a Expo 2015”. Minchiate.

“Piano regionale per la costruzione e il completamento di infrastrutture del trasporto e delle reti a cominciare da quella ferroviaria e tavolo sull’agenda digitale e l’innovazione tecnologica”. Sogni.

“Cabina di regia unica per le autonomie locali, per tutti i temi di competenza dei diversi assessorati”. Aria fritta.

“Recupero dei centri storici dei piccoli Comuni con interventi di edilizia convenzionata e cooperativa”. Ragionvole.

“Rilancio dell’economia con particolare attenzione all’accesso al credito e rifacimento delle politiche a favore del mondo cooperativo e degli artigiani”. C’è di mezzo il mare.

“Riforma di legge sulle IPAB”. Così, tanto per dire.

“Riforma di legge sulle associazione di promozione sociale”. Ci ricorda un’enciclica.

“Politiche di rilancio per l’agricoltura siciliana e in particolare per l’agrumicoltura”. Prima diteci che fine hanno fatto i soldi del Psr 2007-2014.

“Se non ci prendiamo le nostre responsabilità, indicando temi, tempi e modalità operative per ciascuno dei punti programmatici il lento logoramento delle istituzioni corre il rischio di far perdere competitività e credibilità alla Sicilia”. Quannu arrubaru a santa Chiara ci misiru i catini…

“L’Udc e il PD, insieme a tutte le forze che sentono forte il dovere di dare un’occasione allo nostra terra, devono offrire la disponibilità a uscire dalla palude con un progetto di rilancio radicale”.

Buona notte e sogni d’oro…


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