Ciao a tutti e bentornati all’annuale appuntamento con il Diario d’Avventura di Mad e Crystal da quel di Lucca. Il Comics è sempre un evento sorprendente, anche dopo quasi 15 anni riesce sempre a trovare il modo di spiazzarti. Quest’anno l’ha fatto invadendo tutta (ma proprio tutta) la città di Lucca. Più aree, più grandi e più distanti! Una delle novità più significative è la trasformazione del Japan Palace in Japan Town, con una superficie dieci volte maggiore e un’ubicazione totalmente decentrata rispetto al resto della fiera, di fatto quasi una fiera a se stante. Merita un approfondimento nei prossimi giorni.
Comunque, lunghe camminate a parte, il primo giorno di fiera ci ha fatto conoscere Enrico Gandolfi, dottorato in Sociologia dell’università La Sapienza di Roma, e il suo libro Generazione Nerd che sarà edito da Mimesis Edizioni a fine novembre. In una brillante chiacchierata a tu per tu con il pubblico, Enrico e le sue «cavie nerd» cercano di analizzare il significato del poliedrico termine nerd, evidenziandone la complessità e la varietà senza mai incasellarlo in banali definizioni troppo riduttive, ma studiando in maniera quanto più scientifica possibile l’aspetto sociologico dell’essere nerd nelle sue infinite accezioni.
Qualche ora (e svariati chilometri a piedi) dopo ci ritroviamo all’auditorium San Girolamo ad assistere alla presentazione di Misantropia, che viene definito dagli ideatori «gioco di società antisociale» con tanto di «spot da malati di mente». In breve: si tratta di un gioco in cui persone normali con lavori normali come impiegato o commesso vengono sottoposti a livelli di stress sempre crescenti fino a far nascere in loro delle fobie incontrollabili. Detta così non si direbbe, ma è davvero uno spasso! Il gioco non esiste ancora, ma a Lucca C&G è presente un prototipo giocabile che davvero non vediamo l’ora di provare.
Altre ore (e altri chilometri dopo) ci siamo recati ad assistere all’anteprima delle prime due puntate della webserie Getalive, geniale produzione incentrata sul mondo del gioco di ruolo dal vivo. Non intendo provare a descriverla (anche perché sono pigro ed è molto tardi), ma sappiate che esiste e… va vista assolutamente! Ciliegina sulla torta: Assassin’s Creed Unity. Ubisoft ha fatto le cose in grande: villa Bottini, storica residenza di Elisa Bonaparte nei primi dell’800, trasformata nel covo degli Assassini per presentare la nuova fatica del team di sviluppo di Assassin’s Creed. Questa volta con Unity tocca alla rivoluzione francese far da sfondo alle vicende della più famosa gilda degli assassini di sempre. Nicolas Guerin, level design director di Ubisoft Montreal, ha spiegato come il team di sviluppo sia riuscito a realizzare una Parigi digitale degli inizi della rivoluzione industriale dall’aspetto realistico e maniacalmente dettagliato. Un’esperienza davvero intrigante, anche per via dei favolosi gadget gentilmente donati ai giornalisti fra i quali anche una piccola ghigliottina in metallo. Ma ora è tempo di riposare visto che domani altri incontri (e altri chilometri da percorrere a piedi) ci aspettano.
Sgnafuz a tutti! Mad & Crytal.
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