Lombardo, perché è stata annullata l’assoluzione Cassazione: «Favoritismi per aggiudicare appalti»

Nei confronti dell’ex presidente della Regione Sicilia Raffaele Lombardo «si impone l’annullamento» della sentenza emessa in appello, a marzo 2017, che aveva ridotto a due anni di reclusione (pena sospesa) e 2400 euro di multa per corruzione elettorale, la pena stabilita in primo grado. Il gup di Catania,il 19 febbraio 2014, aveva condannato il fondatore del Movimento per l’Autonomia a sei anni e otto mesi di reclusione per concorso esterno in associazione mafiosa e corruzione elettorale. Lo si legge nelle motivazioni della seconda sezione penale di Cassazione che ha accolto il ricorso del procuratore generale di Catania contro la sentenza d’appello. Il verdetto risaliva allo scorso luglio

«È illogico – rimprovera la Corte di Cassazione alla sentenza d’appello – avere conclusivamente attribuito valore dirimente al presunto mancato accertamento dell’oggetto specifico del patto, che tra l’altro, per essere stato necessariamente stipulato ex ante, non poteva riguardare vicende specifiche, ma solo una generica accondiscendenza del politico alle mire del sodalizio, che i quattro settori oggetto d’indagine (vicenda parchi commercialivicenda Safabi rapporti don Rosario Di Dioil rapporto con l’avvocato Bevilacqua) potevano ragionevolmente lasciare individuare in favoritismi riguardanti l’aggiudicazione di opere pubbliche o l’esecuzione di opere private». 

Adesso Lombardo rischia una condanna più elevata, dal momento che è stato accolto solo il ricorso del pg etneo e i motivi di ricorso di Lombardo non sono stati nemmeno esaminati per «incompatibilita’ logica»: erano infatti volti ad ottenere «una modifica in melius delle statuizioni» che invece sono «suscettibili di essere modificate in peius all’esito del giudizio di rinvio». 

«In queste ultime settimane, dopo la lettura del dispositivo della Cassazione, cercavo un aggettivo appropriato al processo che di fatto subisco da otto anni. Avevo pensato a “incredibile”, “inverosimile” e altro . La Cassazione ha trovato il termine al momento più idoneo, sebbene applicato ad una sentenza: “illogico”. Un processo tutto illogico». Questo il commento dell’ex presidente Lombardo affidato all’Ansa. «I giudici, ai quali va comunque confermata piena fiducia – aggiunge – verificheranno ulteriormente, con coraggio ed onestà, non solo se mai ai mafiosi ho chiesto voti, ma se i mafiosi hanno votato per me o per altri, se ai mafiosi ho fatto favori ovvero se ho nuociuto come pochi ai loro affari. Verificheranno il ruolo inesistente, e quindi inventato, avuto nella vicenda dei centri commerciali e quali appalti, da Safab al Parco tematico, dall’eolico ai termovalorizzatori, hanno avuto il mio avallo o da me in prima persona sono stati impediti. E allora – conclude Lombardo – finalmente si avranno un processo ed una sentenza aderenti alla verità e quindi logici e giusti».

Redazione

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