Pochi giorni dopo le minacce nel quartiere con una pistola puntata alla tempia, lo scorso gennaio, in molti hanno chiesto a gran voce che l'opera del giornalista Luciano Bruno dedicata alla zona Sud della città venisse portata su un palco cittadino. Martedì 29 il monologo verrà presentato nella storica struttura del circuito del teatro Stabile etneo per una serata che vedrà protagonisti anche i giovani dell'orchestra Falcone-Borsellino
Lo spettacolo Librino in scena al Musco Quando Catania si ricorda della periferia
Librino varca i confini della città satellite e arriva sul palco dello storico teatro Angelo Musco. Lo spettacolo del giornalista e attore Luciano Bruno, aggredito a gennaio mentre realizzava alcune foto al palazzo di cemento, verrà messo in scena il 29 aprile, alle 21, in una produzione realizzata in collaborazione con il teatro Stabile etneo e con un ingresso simbolico per finanziare il mensile I Siciliani Giovani. «Non è una cosa fine a se stessa, ma ha anche un valore politico», sottolinea Giovanni Caruso, fotografo e fondatore del Gapa nel cuore di San Cristoforo.
La proposta di riportare sul palco il monologo ideato e interpretato dal giornalista è stata lanciata pochi giorni dopo la sua aggressione. Il 10 gennaio sei uomini hanno picchiato e minacciato Bruno, puntandogli una pistola calibro nove alla testa, per farsi consegnare la macchina fotografica con cui stava raccogliendo scatti del noto edificio abbandonato per realizzare un’inchiesta. Un’aggressione che ha scatenato numerose reazioni e manifestazioni di solidarietà.
Quella che verrà realizzata martedì 29 sarà una serata-evento divisa in due parti: prima l’esibizione dell’orchestra giovanile Falcone-Borsellino, animata da piccoli musicisti provenienti dai quartieri difficili della città. Poi la storia di Pirocchiu, Menzabirra, Grattacielo, Tigna e gli altri personaggi che hanno assistito alla nascita del quartiere ideato da Kenzo Tange sulle fondamenta di Borgo Librino. Un lavoro per il quale Luciano Bruno ha ottenuto una menzione nel 2010 dai critici del prestigioso premio Ubu. «Oggi l’impegno del teatro stabile di Catania è una realtà – scrivono gli organizzatori, il centro Gapa e le testate I Siciliani giovani e I Cordai – Un impegno civile mantenuto! Un impegno, per narrare, alla nostra Catania, i nostri quartieri attraverso il palcoscenico del teatro Musco».