Lo sciopero degli avvocati tra le luci e le ombre della Giustizia

IL GOVERNO HA DI CERTO GRANDI RESPONSABILITA’. MA E’ TUTTO IL SISTEMA CHE VA RIFORMATO

di Lorenzo Ambrosetti

 

Hanno marciato ieri a Roma gli avvocati italiani per sfidare il Governo. Venuti da tutta Italia sono ritrovati nel centro della Capitale con bandiere e vessilli, ed alcuni anche con dei significativi travestimenti.

Ma che cose è che chiedono, anzi sarebbe meglio dire, che lamentano gli avvocati? Si tratta di una categoria di privilegiati, molti pensano, quindi ci si stupisce che possano avanzare delle richieste al Governo centrale. Invece, a ben guardare, le cose non stanno proprio così.

A fronte di grandi studi legali, che prosperano e che si accaparrano il lavoro che non è diviso equamente tra tutti, vi sono tantissimi piccoli studi, sparsi un po’ in tutta Italia, che sopravvivono a stento e non riescono a fronteggiare la concorrenza degli avvocati più rinomati.

Molti avvocati vivono con i patrocini a spese dello Stato, specialmente nel campo penale, e non sopportano che lo Stato abbia drasticamente ridotti i fondi destinati alla remunerazione delle cosiddette difese di ufficio con la conseguenza che si vedranno ridurre le parcelle in maniera assai significativa.

Ma c’è di più. Il Governo ha aumentato il cosiddetto contributo unificato, ossia la tassa unica che si paga per accedere alle cause civili, così penalizzando notevolmente gli avvocati, che saranno costretti a chiedere anticipi al cliente molto più salati.

In generale, è il pianeta giustizia che in Italia non funziona o funziona male. Quella dei giudici – ad esempio – è una categoria privilegiata: basti guardare ai loro stipendi, più alti di tanti altri dirigenti dello Stato.

Alcuni giudici lavorano bene; altri, invece, producono pochissime sentenze, prendendosi grandi margini di tempo. La giustizia civile è lenta e farraginosa, colpa anche delle mancate riforme al processo civile.

Anche lì comunque gli avvocati hanno una qualche responsabilità. Vi sono infatti avvocati che allungano artatamente – approfittando delle ‘autostrade’ che a loro riserva il codice di procedura civile – i tempi della cause. O avvocati che cominciano delle cause – che loro stessi sanno benissimo essere già perse in partenza – al solo scopo di dilatare i tempi, ad esempio, di un pagamento.

E’ il caso delle opposizioni ai decreti ingiuntivi, che si risolvono spessissimo, anche quando il credito è certo, in cause che possono durare anni.

E’ vero, il Governo ha forti responsabilità che nessuno si sogna di ignorare. Ma sicuramente è necessario anche che cambi il costume di avvocati e giudici, ciascuno per la loro parte di responsabilità.

 


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Sono passati tre anni da quando un incendio ha distrutto l’impianto di selezione della frazione secca di rifiuti a Grammichele (in provincia di Catania) di proprietà di Kalat Ambiente Srr e gestito in house da Kalat Impianti. «Finalmente il governo regionale ci ha comunicato di avere individuato una soluzione operativa per la ricostruzione e il […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Gianni Filippini, cranio da cattivone della Spectre, con la moglie Florinda Vicari (ex moglie, attuale moglie, socia storica in affari, boh), bellona compagna/socia in affari del cattivone dello Spectre, e sulla coppia la benedizione di Vittorio Sgarbi, in Sicilia sono parecchio noti. Filippini, aostano, ex manager sportivo, ex agente di spettacolo, ha trovato la pacchia […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]