L'aggressione a colpi d'arma da fuoco è avvenuta questa mattina, al culmine di una lite. La vittima, ferita a un piede, si trova ora al pronto soccorso dell'ospedale Vittorio Emanuele, mentre il pescatore che ha sparato, Biagio Riolo, è stato fermato dalla guardia di Finanza. Aveva tentato di disfarsi dell'arma
Pescatore spara a un collega nel porto di Catania L’aggressore è stato fermato dai finanzieri
Un pescatore è stato ferito a un piede con un colpo di pistola esploso da un suo collega, Biagio Riolo, nel porto di Catania. L’episodio, avvenuto nella tarda mattinata, sembra sia avvenuto al culmine di una lite per un posto barca. Il ferito è stato trasportato nel pronto soccorso dell’ospedale Vittorio Emanuele.
I militari hanno arrestato Riolo dopo che, udita l’esplosione di un colpo d’arma da fuoco, hanno visto, a poca distanza dalla propria caserma, un concitato assembramento di persone. I finanzieri hanno proceduto all’individuazione, attraverso le informazioni raccolte dai testimoni presenti, dell’aggressore. Mentre il malcapitato, ferito a un polpaccio e non in pericolo di vita, è stato trasportato al pronto soccorso.
Riolo, nelle concitate fasi successive al ferimento e avvedutosi dell’arrivo dei finanzieri, ha anche tentato di disfarsi della pistola utilizzata. Ancora grazie alle indicazioni fornite dai presenti, la stessa è stata ritrovata poco distante dal luogo della vicenda, gettata tra i semirimorchi in sosta nel porto. Il revolver recava la matricola abrasa per nasconderne la provenienza irregolare e alla luce di questa circostanza, è stata poi eseguita la perquisizione presso l’abitazione dello stesso. Sono state così rinvenute altre armi, tre fucili da caccia e tre pistole, e copioso munizionamento, non tutto regolarmente dichiarato. A fini cautelativi le armi sono state ritirate per i conseguenti adempimenti di pubblica sicurezza connessi alla pericolosità del soggetto. Riolo, dopo un interrogatorio all’interno della caserma di piazza San Francesco Di Paola, poco distante dal porto, è stato condotto presso il carcere di piazza Lanza a disposizione dell’A.G. catanese che procede per i reati di lesioni, ricettazione e porto abusivo d’arma da fuoco.