L’Italia si ferma/ Il sonno degli indipendentisti siciliani

Eccola qua l’occasione invocata da anni: oltre cento presidi in tutta Italia per dire no ad uno Stato piegato ai diktat delle oligarchie finanziarie europee che affama il suo popolo, in tutte le regioni.  Eppure, questo non è abbastanza per gli indipendentisti siciliani, che evidentemente preferiscono la protesta su Facebook a quella reale.

A parte il MIS, il Movimento per l’Indipendenza della Sicilia, presente con alcuni dei suoi esponenti nei presidi in provincia di Agrigento, gli altri dormono. Come se questa manifestazione non li riguardasse. Un atteggiamento davvero incomprensibile da parte di chi si dice pronto a lottare per liberare l’Isola dal cappio statale.

L’ennesima prova che la Sicilia ha quello che si merita e che le distanze con la Catalogna e la Scozia restano incolmabili.

A Madrid, quando il popolo assediò il Parlamento, appena un anno fa, c’erano tutti: studenti, disoccupati, impiegati,  indipendentisti e unitaristi: tutti in piazza per dire no al Governo e alle sue politiche d’austerity. La voce dei separatisti catalani, in quell’occasione,  ha contribuito a dare forza alla protesta, attraverso la quale, hanno potuto fare conoscere ancora meglio le ragioni della causa indipendentista.

In Sicilia, terra della retorica, si fanno invece distinzioni basate sul nulla. C’è chi dice che il leader del Movimento dei Forconi, Mariano Ferro, non li ha invitati (aspettavano una lettera su carta intestata?). C’è poi chi, dice che questa lotta è fatta nel segno dell’Unità d’Italia. Altra clamorosa panzanata.

Dai Forconi al Movimento 9 Dicembre, sigla sotto la quale si sono uniti i cittadini coraggiosi che in queste ore manifestano in mezza Italia, il messaggio è stato chiaro fin dall’inizio: questa è la protesta dei cittadini che vogliono dire basta a questo sistema. Nessuna bandiera partitica, è aperta a tutti quelli che condividono questa esigenza.

La porta non era chiusa a nessuno. Neanche a chi avrebbe potuto spiegare che se ci troviamo in queste condizioni è anche perché l’Italia unita non funziona.

Evidentemente, per i sedicenti indipendentisti siciliani, va tutto bene.  Contenti loro…

E dire che non è  mancata una voce autorevole che ha  messo in fila tutte le ragioni per cui i siciliani, in particolare chi dice di avere a cuore lo Statuto, avrebbero dovuto sostenere questa manifestazione di dissenso. Parliamo del Professor Massimo Costa, tra i più autorevoli esperti in materia di Autonomia Siciliana: “Solo in un momento eccezionale come questo si può ottenere qualcosa. E questo è uno dei momenti in cui i Siciliani, tutti, devono prendere il coraggio a quattro mani e ridiventare padroni del proprio destino. Sappiamo che è difficile dopo 600 anni di dominazioni, ma se non ora quando?” ha scritto in questo bellissimo articolo.

Ma, evidentemente – e lo diciamo sperando di essere smentiti dai fatti e con un pizzico di amarezza (il nostro giornale non ha mai fatto mistero della sua vena autonomista, non a caso abbiamo una intera sezione dedicata al tema)-  per i tanti movimenti indipendentisti che pullulano sulla rete, è più importante sfoggiare le loro sigle in manifestazioni riservate a pochi intimi.

La redazione di LinkSicilia

Dalle Alpi alla Sicilia è tempo di dire basta: la protesta riguarda tutti noi
L’Italia si ferma/ Anche il Siulp solidarizza con i manifestanti: “Daremo ascolto alla voce del popolo”     
In Sicilia anche i disabili in piazza. Ugl Polizia ai politici:”Adesso toglietevi voi il casco”     
L’Italia si ferma/ Torino, poliziotti accolti da applausi si tolgono i caschi: “Siete come noi” VD
 La Sicilia, la rivolta (in sordina) dei Forconi e l’onorata società     
Il Pm Lari sui Forconi: “Non sono assimilabili alla mafia, forse qualcuno vuole strumentalizzarli”     
EDITORIALE/ La mafia sta con la politica: ieri e ancora di più oggi. Altro che Forconi!
Il Governo Letta-Alfano vuole bloccare la manifestazione popolare dei Forconi!

 
 
 
 
 


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Sono passati tre anni da quando un incendio ha distrutto l’impianto di selezione della frazione secca di rifiuti a Grammichele (in provincia di Catania) di proprietà di Kalat Ambiente Srr e gestito in house da Kalat Impianti. «Finalmente il governo regionale ci ha comunicato di avere individuato una soluzione operativa per la ricostruzione e il […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Leonardo Caffo, catanese. Fumettibrutti (Josephine Jole Signorelli), catanese. Fulvio Abbate, palermitano. La Sicilia contro Chiara Valerio. È la Sicilia, infatti, a essersi resa protagonista dell’abbattimento delle statue raffiguranti Chiara Valerio, iniziando la rivolta contro il regime amichettistico sotto il quale viviamo.Ricapitolando.Chiara Valerio, scrittrice, editrice, attivista, radiofonica, televisiva, premiata, capa assoluta di una certa parte del […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]